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Il sistema dei servizi, le reti e le polarità urbane

Il sistema delle polarità urbane della provincia di Novara si caratterizza per la presenza di un polo di primo rango, il comune capoluogo, che appare dotato di una offerta di servizi pubblici e privati alla persona molto articolata e che rappresenta il punto di riferimento di un’area anche più vasta di quella della provincia.

A Novara sono localizzate una delle tre sedi dell’Università del Piemonte Occidentale, un ospedale Policlinico molto prestigioso a livello regionale e sovraregionale, una importante offerta di formazione (13 istituti secondari superiori), una buona presenza di strutture commerciali, oltre alla sede delle istituzioni locali, delle associazioni sindacali e di categoria, degli enti e delle autonomie funzionali operanti a livello provinciale.
Anche successivamente alla separazione tra la provincia di Novara e il VCO, il ruolo di Novara come polo di primo ordine è stato confermato, anche in ragione del lento processo di adeguamento della realizzazione di strutture decentrate di servizio nei comuni della nuova provincia.

Sul fronte dei mutamenti della mobilità sistematica, nel corso degli anni ’80 Novara ha rafforzato il proprio ruolo di polo regionale, come è evidenziato anche dagli studi realizzati dall’IRES sui dati censuari. Il comune presenta nel 1991 la più alta quota di autocontenimento tra quelle dei capoluoghi piemontesi (oltre l’85%), anche se nel periodo 1981-91 vede calare leggermente la propria attrattività. Nel corso del decennio, aumentano leggermente a Novara sia gli uscenti, sia gli entranti, a conferma di una crescita degli spostamenti intercomunali che ha interessato l’intera provincia.

Seguendo le analisi dell’IRES , che indica in Novara l’unico polo di primo livello oltre Torino, le variazioni del bacino proprio (insieme dei comuni direttamente subordinati al polo) e del bacino spaziale totale (somma dei bacini propri di tutti i comuni dipendenti di rango inferiore), si può osservare che il bacino proprio di Novara è composto da 41 comuni, per una popolazione totale di oltre 200.000 abitanti, mentre il bacino totale è di oltre 840.000 abitanti, secondo solo a quello di Torino.
Il bacino novarese appare caratterizzato da un impianto gerarchico e da un livello di integrazione del polo centrale comunque meno accentuati rispetto a quello di Torino, come è provato anche dal rapporto molto basso tra bacino proprio e bacino totale. Inoltre, polo e bacino denotano un grado di apertura superiore rispetto a quello metropolitano, che evidenzia i legami, anche extraregionali, del polo novarese.

Incrociando le considerazioni sulla mobilità proposte dall’IRES con alcuni dati relativi alla offerta di servizi, poli di secondo rango sono riconoscibili nei centri di Borgomanero e Arona. La quota di autocontenimento dei due comuni è relativamente simile, di poco superiore al 60%, così come molto simile (circa 1,2) è il rapporto entranti/uscenti al 1991.
Secondo gli studi IRES il bacino proprio di Borgomanero è composto da 15 comuni, per una popolazione totale di circa 42.000 persone, mentre il bacino di Arona è composto da 11 comuni, per 24.000 abitanti.
Borgomanero fornisce servizi dal punto di vista sanitario (un ospedale), della formazione (tre istituti superiori) e dei servizi pubblici all’intero basso Cusio e ha inoltre evidenziato una significativa dinamicità dell’offerta commerciale, sia per il commercio all’ingrosso, sia per la grande distribuzione. Il polo di Borgomanero rappresenta inoltre un punto di riferimento per il distretto industriale del Basso Cusio, sia per quanto attiene i servizi finanziari e bancari, sia per quel che riguarda i servizi logistici e di trasporto alle imprese.

Arona è un centro storicamente importante, nel quale sono localizzati servizi sanitari, formativi e commerciali: un ospedale, quattro scuole superiori, un grande magazzino e una gamma di servizi orientati al turismo. Il comune rappresenta dunque il polo di riferimento per la zona del basso Lago Maggiore occidentale e per parte dell’alto Vergante.
Entrambi i centri costituiscono poli urbani di servizio di buon livello, il primo orientato più nettamente verso i servizi al sistema delle imprese, il secondo maggiormente specializzato in senso turistico-ricettivo.
Oleggio e Galliate possono essere considerati poli di terzo rango, in ragione della dipendenza diretta dal comune capoluogo sia per quanto attiene la mobilità per ragioni di lavoro, sia per quanto riguarda l’offerta di servizi alla persona nei settori della formazione e dei servizi alle imprese. Per quanto riguarda la sanità, entrambi i centri sono invece dotati di strutture ospedaliere autonome.
Di rango immediatamente successivo sono i comuni di Trecate e Gozzano, anche se quest’ultimo comune, gravitante su Novara per quanto riguarda l’insieme dei servizi pubblici, costituisce un polo commerciale di notevoli dimensioni, per la presenza di un centro commerciale e di un grande magazzino.

Gozzano appartiene invece al bacino di Borgomanero, e costituisce un polo di riferimento per alcuni comuni del basso Cusio e del Vergante novarese.
Problemi significativi, per quanto riguarda il sistema dei servizi, pongono molti dei comuni a basso livello di rango, soprattutto nelle zone dell’Alto Vergante tra il Lago Maggiore e il Lago d’Orta (per i quali è stata recentemente definita una proposta di sviluppo centrata sulla valorizzazione dell’identità territoriale dell’area da parte del CENSIS), della zona collinare che affaccia sulla Val Sesia, della pianura agricola confinante con il Vercellese e con il Pavese. Molto spesso si tratta di comuni di dimensioni demografiche ridotte, privi di servizi commerciali, sanitari e assistenziali e anche bancari adeguati. Anche nel quadro della ridefinizione dei caratteri del sistema del welfare e delle nuove competenze affidate alle Province dalle leggi e dai decreti di riforma della pubblica amministrazione, per questi comuni si pone il problema di una adeguata riorganizzazione della rete territoriale dei servizi (sia alle persone, sia alla imprese) e dello sviluppo di forme di relazione cooperative e consortili.


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