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L'attività turistica

Risorse territoriali e offerta turistica
La provincia di Novara, anche dopo la separazione dalla nuova provincia del VCO, presenta una significativa varietà di "prodotti turistici" (turismo "verde" e naturalistico nelle zone dell’Alto Vergante; turismo lacuale sul lago Maggiore e sul Lago d’Orta; agriturismo sia nelle zone vitivinicole della Val Sesia, sia nelle zone della pianura risicola, sia nell’area collinare e montuosa dell’Alto Vergante e in particolare del Mottarone; turismo dei percorsi fluviali lungo il Ticino e il Sesia; turismo d’affari a Novara e nella zona di Arona; turismo storico-culturale e religioso a Novara e nei centri storici della provincia).
Oltre alla città di Novara, che è il primo centro urbano a non esclusiva specializzazione turistica dopo Torino nella graduatoria regionale delle presenze (prossime alle 200 mila all'anno), i comuni più importanti da questo punto di vista sono Castelletto sopra Ticino, Dormelletto, Arona, Orta San Giulio e Pettenasco.

Come avviene anche per il resto della regione, negli ultimi anni si è verificata una leggera contrazione del numero degli esercizi alberghieri presenti sulle località prettamente turistiche, dovuta soprattutto alla cessazione dell'attività delle strutture più piccole ed obsolete, mentre si sono sviluppate le attrezzature destinate prevalentemente al turismo d'affari. Servizi congressuali sono forniti da alberghi a 4 stelle in Novara, Orta e Pettenasco e dal Centro Civico di Villa Bossi a Orta S. Giulio.
Complessivamente la ricettività alberghiera della provincia ha registrato un leggero incremento (4% dal 1996 al 1997). Ancora più consistente l'incremento nel numero delle presenze: +10%.
Significativa è la presenza della nuova categoria delle "residenze turistico-alberghiere", sorta di residence, particolarmente rivolti a lunghi soggiorni di famiglie o per motivi di lavoro. Fra gli esercizi complementari emergono come particolarmente rappresentati i campeggi e i villaggi turistici, concentrati soprattutto a Dormelletto e Castelletto e a Pettenasco. L'agriturimo è sostanzialmente assente, limitandosi a isolati casi a Armeno, Borgo Ticino, Cameri, Castelletto, Dormelletto, Invorio, Miasino e Varallo Pombia.
Ancora più limitata è l'offerta di turismo sociale (case per ferie, ostelli, ecc.) e in genere carente dal punto di vista qualitativo.
E' comunque il settore extra-alberghiero per soggiorni di breve durata quello che vede aumentare maggiormente la domanda. Tra il 1996 e il 1997 nella provincia di Novara ha visto un aumento del 29% degli arrivi italiani.
Il settore più dinamico è rappresentato dagli impianti e dei servizi, ancorché non ancora adeguato alle necessità di ammodernamento e qualificazione dell'offerta turistica.
Tre i campi da golf presenti: in Agrate C., Bellinzago N. e Bogogno.

Gli scenari dello sviluppo turistico
Un contributo allo sviluppo e alla qualificazione del turismo nella provincia è fornito dai finanziamenti comunitari. Un progetto integrato d'area (interventi per lo sviluppo turistico locale attraverso il concorso di più operatori e risorse pubbliche e private), all'interno dell'obiettivo 2 dei fondi strutturali CE, è stato attivato dalla Comunità Montana Cusio - Mottarone per lo sviluppo turistico del Lago d'Orta, con una previsione di investimento di circa 16 miliardi e un contributo regionale di circa 3 miliardi. La provincia di Novara partecipa anche all'obiettivo 5b per il potenziamento dell'attività turistica, ancora attraverso la presenza della Comunità Montana Cusio - Mottarone nell'Area omogenea "Verbano-Cusio-Ossola".
Una recente ricerca svolta dal CENSIS per conto della Provincia di Novara ("Identità territoriale e prospettive di sviluppo dell’Alto Vergante") e conclusa nel giugno del 1998 evidenzia per la zona compresa tra il Lago maggiore e il Lago d’Orta uno scenario di sviluppo costruito intorno al binomio tutela dell’ambiente e sviluppo turistico. Questo scenario può essere assunto come riferimento non solo per i 13 comuni ricondotti all’ambito dell’Alto Vergante (Ameno, Armeno, Bolzano Novarese, Colazza, Invorio, Lesa, Massino Visconti, Meina, Miasino, Nebbiuno, Orta San Giulio, Pettenasco, Pisano), ma più complessivamente per l’intera area dei due laghi, ivi compresi i comuni della zona meridionale della sponda occidentale del Lago Maggiore (Arona, Dormelletto, Castelletto Ticino e Oleggio Castello).
L’area è fortemente dotata dal punto di vista delle risorse naturali e ambientali, ma manca una coerente strategia di valorizzazione di queste risorse nel quadro di uno sviluppo turistico ambientalmente compatibile. Il lavoro del CENSIS individua alcune azioni prioritarie per il rilancio turistico dell’area: l’adeguamento della struttura ricettiva, l’avvio di un progetto di marketing turistico, la formazione di operatori, il coordinamento e la promozione di iniziative culturali, la valorizzazione di percorsi naturalistici (turismo "verde").

La zona compresa tra i due laghi non è tuttavia l’unica intorno alla quale costruire prospettive di sviluppo turistico. Altri temi centrali per la definizione di uno scenario di medio periodo sono:
o la valorizzazione delle risorse dell’area naturalistica dell’Ovest Ticino, nel quadro delle politiche di sviluppo del Parco Naturale della Valle del Ticino, al fine di promuovere percorsi di sviluppo turistico ambientalmente compatibile;
o lo sviluppo di una strategia provinciale per l’agriturismo, sia sotto il profilo della valorizzazione, regolamentazione e qualificazione delle prime esperienze avviate nelle zone vitivinicole della Val Sesia e collinari dell’Alto Vergante, sia e soprattutto dal punto di vista della valorizzazione del patrimonio storico e culturale della pianura risicola, anche nel quadro di un ripensamento del destino dell’intera bassa novarese;
o la qualificazione dell’offerta turistica sia per quanto riguarda il turismo d’affari, sia per quanto riguarda il turismo culturale e religioso per la città di Novara che a oggi, secondo gli operatori del settore, presenta una offerta insufficiente sia dal punto di vista quantitativo, sia e soprattutto sotto il profilo qualitativo.


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