Le abitazioni
Ultimo aggiornamento: 10 novembre 2025, 12:46
Il quadro d'insieme e ....
La lettura che è stata proposta delle dinamiche demografiche e dei problemi di prospettiva che esse pongono dal punto di vista sociale e territoriale viene in parte confermata e in parte integrata dall’analisi comparata dei dati sulle abitazioni, disponibili al censimento del 1991. Questi dati, non più recenti, non consentono di condurre un esame approfondito delle specifiche morfologie insediative e dei processi di sviluppo residenziale che negli ultimi anni hanno investito soprattutto alcuni comuni dell’Ovest-Ticino, ma consentono di avere un quadro statistico dei caratteri generali del fenomeno abitativo all’inizio degli anni ’90.
In generale (cfr. Tab. 3) al saldo demografico della popolazione residente leggermente decrescente nel corso degli anni ‘80, è corrisposto un discreto aumento delle abitazioni occupate (+3%) e di quelle totali (+4%). Questo fenomeno è l’esito dell'incremento del numero dei nuclei familiari e dei processi di invecchiamento, ma anche di fenomeni di upgrading del nuovo patrimonio edilizio, di ridefinizione delle morfologie residenziali e più complessivamente dei "modi dell’abitare".
Andamenti della popolazione e delle abitazioni 1981-91 e caratteristiche delle abitazioni per titolo di godimento. Provincia di Novara suddivisa in subaree
| Var. % famiglie 1981/91 |
Var. % abit. occup. 81/91 |
Var. % abit. totali 1981/91 |
Stanze/Ab. 1 991 |
% abit in propr. sul totale |
|
|
Subarea Novara
|
3,7 | 5,1 | 5,3 | 4,1 | 56,5 |
|
Subarea Pianura
|
0,2 | 2,0 | 1,2 | 4,4 | 69,0 |
|
Aubarea Arona
Lago Maggiore |
7,6 | 10,0 | 5,1 | 4,3 | 62,9 |
|
Subarea Val Sesia
|
5,6 | 8,2 | 4,6 | 4,3 | 66,1 |
|
Subarea Borgomanero
|
5,0 | 7,5 | 6,3 | 4,6 | 70,5 |
|
Subarea Ovest-Ticino
|
3,9 | 6,2 | 3,5 | 4,3 | 65,8 |
|
Totale
|
0,9 | 3,2 | 3,7 | 4,3 | 63,9 |
| Fonte: Istat, Censimenti della popolazione e delle abitazioni (1981-1991) | |||||
I dati complessivi a livello provinciale sono il risultato della composizione di diverse situazioni territoriali. Sviluppando il ragionamento per subaree (cfr. Tab. 3), si evidenziano infatti processi territorialmente articolati, che mostrano modi dell’abitare, forme della produzione, della mobilità e del tempo libero assai diverse.
.... l'articolazione per subaree
L’area meno dinamica da tutti i punti di vista è quella della pianura risicola, in cui è sostanzialmente stabile sia il numero delle abitazioni occupate, sia quello delle famiglie e delle abitazioni totali, e in cui è presente un modello insediativo a forte presenza di case in proprietà. In questa subarea il patrimonio edilizio è in molti casi non recente, è forte la presenza di immobili rurali e di edifici composti da una o due abitazioni. In quest’area le forme dell’habitat sono dunque strettamente correlate alla morfologia territoriale della pianura risicola, analoga a quelle del Vercellese e del Pavese, caratterizzata da piccoli centri e da frazioni strutturate intorno a cascinali. I problemi di governo territoriale e della definizione di regole urbanistiche relative a questo habitat devono dunque essere pensati insieme al destino della produzione risicola, oggi in grande difficoltà ed esposta al rischio di progressivo e consistente abbandono dell’attività. Il riuso del territorio agricolo disegna dunque uno scenario che investe anche il destino della morfologia residenziale della bassa Novarese e l’opportunità di costruire strategie territoriali adeguate per la riqualificazione di un patrimonio edilizio rurale ancora straordinariamente ricco.
La subarea dell’Ovest-Ticino, pur preservata da processi edilizi incontrollati, ha evidenziato nel corso degli anni ’80 una certa dinamicità del patrimonio edilizio (+6% delle abitazioni occupate, con alcune punte nei comuni collocati a nord-ovest di Novara: cfr. Tav. 1 dell’Appendice Statistica). Inoltre alcuni comuni dell’area evidenziano sia una quota abbastanza ridotta di immobili disponibili per la vendita e/o l’affitto sia una quota molto modesta di abitazioni non occupate. Questi dati, come già ricordato, devono essere oggi ripensati alla luce dei processi di espansione residenziale che hanno investito alcuni comuni dell’Ovest Ticino nel corso degli anni ’80 e che hanno riguardato sia tipologie edilizie a bassa densità e di buona qualità, sia interventi più consistenti di edilizia residenziale, soprattutto nei comuni di taglia più consistente.
Un fenomeno rilevante caratterizza la subarea Arona-Lago Maggiore, dove si registra il maggior aumento delle abitazioni occupate (+10%), imputabile, almeno in una certa misura, alla trasformazione delle abitazioni per la villeggiatura in prime case (bisogna ricordare che nelle classificazioni ISTAT le seconde case sono considerate come "case non occupate"). Questa subarea evidenzia un forte intreccio tra i fenomeni residenziali legati al turismo e le dinamiche del mercato immobiliare, ponendo inediti problemi di gestione territoriale di una nuova fase di espansione e ristrutturazione dell’offerta turistica, sia di natura alberghiera, sia di carattere residenziale.
Inoltre, se si osserva il dato relativo alle abitazioni disponibili per la vendita e/o l’affitto (dato che non comprende le abitazioni utilizzate dai non residenti), la subarea Arona-Lago Maggiore, fa registrare la percentuale di crescita più bassa della provincia (2%). Il comune di Arona ad esempio, mentre registra un aumento del 4% delle abitazioni occupate, segna un saldo negativo inferiore all'1% per le abitazioni totali.
Il comune capoluogo ha prodotto un incremento consistente delle abitazioni occupate (+5%) e di quelle totali (+5%), in linea con i comuni di media taglia più vicini collocati nella subarea dell’Ovest-Ticino (Galliate e Trecate), mentre più consistente è risultata la crescita nei comuni di Borgomanero e Oleggio (cfr. Tab 3, Tab. 4 e Tab. 5 dell’Appendice Statistica).
Novara, inoltre, si caratterizza per un patrimonio edilizio più tipicamente urbano, sia dal punto di vista delle morfologie edilizie (più elevata presenza di palazzi multipiano) che sotto il profilo della presenza di stock di offerta controllati da operatori istituzionali (formidabile è per esempio il patrimonio edilizio di proprietà della Banca Popolare di Novara).
Per quanto riguarda la distribuzione delle abitazioni per dimensione media degli alloggi, i dati disponibili al 1991 indicano un taglio medio nella provincia di 4,3 stanze per abitazione. Di queste il 64% è di proprietà. In nessuna subarea si scende comunque sotto le 4 stanze per abitazione, e anche Novara, pur caratterizzata da tagli più piccoli e tipici di un area ad alta densità urbana, fa registrare una media di 4,1 stanze per abitazione. Piuttosto bassa invece la percentuale di abitazioni in proprietà nel comune capoluogo (57% ). Distribuzioni in linea a quelle di Novara caratterizzano i comuni di Trecate e di Arona, mentre gli altri comuni di maggior rilievo presentano dati decisamente più alti.
Infine, se si considera il dato relativo all’epoca di costruzione delle abitazioni (cfr. Tab. 6 dell’Appendice Statistica), si può osservare come i centri maggiori (a partire da Novara, ma anche Arona, Borgomanero e Trecate) presentino un patrimonio edilizio in gran parte costruito tra il 1946 e il 1981. Il peso del patrimonio edilizio costruito prima del 1945 è molto forte in alcuni centri storicamente significativi (Castelletto Ticino, Oleggio, Romagnano Sesia), collocati sia nella zona collinare, sia nell’area della pianura irrigua.