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Linee guida per la verifica del fabbisogno irriguo, la revisione delle concessioni e il calcolo dei riparti in condizioni di magra

Con le "Linee guida per la verifica del fabbisogno irriguo, la revisione delle concessioni e il calcolo dei riparti in condizioni di magra" approvate con D.G.R. 14 aprile 2008 n. 23 - 8585 e D.G.R. 21 luglio 2008 n. 23-9242, in coerenza con le previsioni del Decreto Legislativo 152/2006 del Piano di Tutela delle Acque (link a sito esterno) (approvato con DCR del 13 marzo 2007, n. 117-10731) e del Regolamento regionale 10/R del 2003, sono state definite le modalità di:

  • verifica del fabbisogno irriguo per quantificare la portata massima e media concedibile;
  • attivazione della procedura di revisione delle concessioni per asta fluviale;
  • riparto dell'acqua in condizione di magra ordinaria tra i legittimi utenti su ciascuna singola asta fluviale.

Il documento, messo a punto con il supporto scientifico della facoltà di Agraria dell'Università di Torino, è stato discusso e condiviso con le Province, la Direzione regionale Territorio rurale (ora direzione Agricoltura), le Organizzazioni professionali del comparto agricolo e con i Consorzi irrigui di secondo grado.

Alla deliberazione di Giunta del 14 aprile 2008 sono allegati il software per il calcolo dei fabbisogni irrigui comprensoriali (Quant4), le relative istruzioni e modalità d'uso e le carte tematiche.

Le linee guida consentono di orientare e armonizzare l'azione delle Autorità concedenti nella fase di istruttoria finalizzata al rinnovo delle grandi derivazioni irrigue e all'eventuale revisione dei titoli validi di concessione delle derivazioni, grandi o piccole, per asta fluviale, al fine di rendere oggettiva l'attività di quantificazione della portata di concessione rapportandola al fabbisogno colturale (stimato anche attraverso le carte regionali del drenaggio e dell'uso del suolo) ed alla disponibilità idrica dell'area su cui gravano i prelievi.

Le linee guida forniscono, altresì, indicazioni circa le modalità di riparto della risorsa idrica in presenza di criticità quantitative, fenomeno sempre più ricorrente negli ultimi anni sia per il ridursi dell'accumulo nevoso (con talune sporadiche eccezioni) che influisce negativamente sui deflussi naturalmente disponibili, sia per la diversa distribuzione delle precipitazioni nel periodo primaverile – estivo. Obiettivo della linea guida è quello di rapportare le eventuali riduzioni temporanee dei prelievi irrigui non più al titolo di concessione (portata massima) quanto al fabbisogno effettivo della singola annata agraria in relazione al riparto colturale in atto ricostruito per ogni singolo consorzio.

Riferimenti normativi