Novara

Probabilmente fondata dai Liguri, acquisì già una certa importanza in epoca imperiale, quando, con Giulio Cesare, divenne "municipio". Evangelizzata da San Gaudenzio, suo primo vescovo (397-418), in età longobarda appartenne al Ducato di Bulgaria e passò al Comitato di Pombia durante il dominio franco (841-969). La signoria vescovile su Novara e sulle terre circostanti (X secolo), a tratti già di per sè più nominale che reale, subì una battuta d'arresto quando, dopo cruenti scontri con l'imperatore Enrico V, Novara ottenne il nuovo ordinamento comunale. Il periodo di lotta fra i comuni e Federico I vide Novara, in un primo tempo sottomessa all'imperatore, prendere parte alla distruzione di Milano e successivamente entrare a far parte della Lega Lombarda (1168). Da questo momento, la storia locale vedrà Novara opporsi a Vercelli per il controllo della Valsesia e, dilaniata all'interno dai contrasti fra le famiglie locali, passare nel 1311 sotto il controllo dei Visconti di Milano e poi degli Sforza (venendo coinvolta negli scontri con i Marchesi del Monferrato). Risale al XVI secolo l'occupazione spagnola e la conseguente assegnazione ai Farnese che, proseguita per ben due secoli, portò alla decadenza della città . Dopo il passaggio all'Austria (1714) e con l'annessione del 1738 ai territori dei Savoia (salvo la parentesi del periodo napoleonico), comincerà la ripresa economica e civile della città, che si concretizzerà anche in un profondo riassetto urbano. La storia risorgimentale di Novara perde ogni connotazione locale per diventare storia nazionale; basti in proposito ricordare la battaglia della Bicocca (23 marzo 1849), nella quale l'esercito piemontese venne duramente sconfitto dagli Austriaci, capitanati dal maresciallo Radetzky. A seguito di tale sconfitta, sempre in Novara, Carlo Alberto fu costretto ad abdicare in favore del figlio Vittorio Emanuele II che, in una cascina di Vignale, concordò i termini dell'armistizio. Il Novecento vede Novara avviarsi verso un notevole sviluppo economico, con il fiorire della grande industria tessile, meccanica, chimica, poligrafica e alimentare (legata soprattutto alla lavorazione di latticini), di livello internazionale. La rilevanza di Novara, da un punto di vista agricolo (riso, cereali e mais), è testimoniata dalla presenza di una importante Borsa Merci, specializzata nella trattazione di cereali, latticini e fieni.
Probably founded by the Ligurian, Novara acquired a certain importance in imperial times, when became "town hall". Evangelized by its first bishop St Gaudenzio (397-418), in “longobardo” period, belonged to Duchy of Bulgaria and than to “comitato of Pombia” (841-969). Novara episcopal worship (X century), suffered a setback when, after bloody clashes with Emperor Henry V, Novara got the new municipal system. In the period of struggle between towns and Frederico I, Novara, initially submitted to the emperor, took part in the destruction of Milan and then became part of the Lombard League (1168). From now on, Novara struggled with Vercelli for the control of Valsesia, but in the 1311 was under the control of Visconti di Milano and Sforza (being involved in clashes with the Marquis of Monferrato). Dates back to the sixteenth century the Spanish occupation and the subsequent allocation to Farnese, which continued for two centuries, led to the decline of the town. With Austria (1714) and then with the annexation in Savoia territories, started the economic and civil development of Novara. During “Risorgimento” period, Novara loses local connotation; there was the Battle of Bicocca (March 23, 1849), in which the Piedmontese army was defeated by the Austrians, led by Marshal Radetzky. After this defeat, Charles Albert was forced to abdicate in favor of his son Victor Emmanuel II; in a Vignale farmhouse Vignale, signed the terms of the armistice. In the twentieth century Novara had an important economic development, with textile industry, mechanical, chemical, printing and food (mainly from the processing of dairy products).
| Abitanti/Inhabitants number: 102.187 |
Superficie/Surface: kmq: 103,02 |
Altitudine sul mare/Altitude: 159 m |
| Denominazione degli abitanti/Inhabitants: novaresi |
Altre località/Towns: Agognate, Casalgiate, Gionzana, Lumellogno, Olengo, Pagliate, Pernate, Torrion Quartara, Veveri, Vignale |
Cascine/Farms: Abbondanza, Ariottina, Avogadro, Baraggia, Baraggiolo, Beltramo, Bertona, Bertazzola, Boriola, Brignona, Canta, Castellazzo, Cavallotta, Cascinetta, Ciocché, Cortenova, De Carlis, Eletto Lualdi, Gazurlo, Gioia, Grande d'Isarno, Lugone, Lugon Nuovo, Maiolo, Malvista, Margatto, Maria, Mirabella, Montà, Orione, Ottavia, Parazzolino, Pregalbé, Quartara, Remondà, Selva, Selvetta, Scalpellina, Sposina, Torrion Balducco |
| Festa patronale/Patrons: San Gaudenzio (22/01) |
Telefono/Phone: Prefisso 0321 |
Codice Postale/Postal code: 28100 |