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Individuazione di ambiti territoriali omogenei per la pianificazione delle politiche insediative

In base alla collocazione geografica, alla caratterizzazione ambientale,alle relazioni funzionali consolidate, alle opportunità e alle problematiche comuni presenti sul territorio, si individuano i seguenti ambiti omogenei, per i quali il P.T.P. prevede indirizzi e direttive specifici e detta prescrizioni particolari che possano essere utilizzate nell’azione di pianificazione sia attraverso l’attività di coordinamento della Provincia e sia all’atto della formazione dei P.R.G.
La classificazione per ambiti territoriali omogenei prelude ad una normativa di piano che indichi le modalità di coordinamento delle azioni e delle scelte pianificatorie in vista di problemi e obiettivi comuni.
Altrettanto vale per specifiche previsioni progettuali alla base di schede di progetto da introdurre nel P.T.P., che rappresentano gli elementi su cui fare leva, nella visione del piano per progetti, per le azioni fondamentali alla scala provinciale e sovracomunale sia nella riqualificazione che nel completamento di previsioni insediative ed infrastrutturali.
Area urbana lineare lago d’Orta sud-borgomanerese
Comuni di:S.Maurizio d’Opaglio, Pogno, Bolzano Novarese, Gozzano, Soriso, Gargallo, Briga Novarese, Borgomanero, Maggiora, Cureggio, Boca, Fontaneto d’Agogna, Cressa.
Lo sviluppo insediativo dell’area si è caratterizzato per la disposizione lineare lungo la direttrice nord-sud (S.S. 229), senza soluzione di continuità da Borgomanero verso il lago d’Orta attraverso Briga Novarese e Gozzano, e con estensione verso S.Maurizio d’Opaglio e Pogno. Più recente è lo sviluppo insediativo nei comuni limitrofi, caratterizzato in alcuni casi da prevalenza di residenza, in altri di attività produttive.Le attività produttive rappresentano, insieme alle attività di servizio e commerciali, l’elemento trainante della crescita insediativa degli ultimi decenni. La elevata frammistione delle aree residenziali con le aree produttive, la scarsa presenza di elementi di qualificazione ambientale e i flussi di traffico molto elevati interni agli insediamenti costituiscono i principali problemi da affrontare per elevare la qualità urbana e gli standard funzionali.

Vergante-Mottarone
Comuni di: Massino Visconti, Nebbiuno, Pisano, Colazza, Invorio, Paruzzaro, Ameno, Miasino, Armeno
L’area, dotata di significativi elementi di valore ambientale e paesaggistico, è stata investita da fenomeni consistenti di sviluppo insediativo connessi principalmente alla seconda casa e ad attività agricole specializzate e intensive (florovivaismo).
Entrambi i fenomeni hanno dato luogo ad un’occupazione ampia di territorio, spesso con carattere di grande evidenza visiva (come nel caso delle serre per il florovivaismo) o con una diffusione capillare degli insediamenti, anche se a densità medio-bassa (come nel caso delle abitazioni di vacanza).
I fenomeni sono maggiormente evidenti sul versante rivolto al lago Maggiore che non su quello del lago d’ Orta e comportano occasionalmente, in presenza di affluenza considerevole di popolazione turistica, situazioni di collassamento della rete stradale e dei servizi.
Il fenomeno turistico non ha prodotto vantaggi diffusi e soprattutto durevoli per la popolazione residente; il principale risultato economico si concentra nella iniziativa immobiliare, mentre è relativo l’apporto indotto alla economia locale da parte degli utilizzatori dei contenitori di vacanza, anche perchè mancano iniziative di valorizzazione complessiva e di definizione di identità dell’area in grado di esercitare maggiore attrattività e coinvolgimento di popolazione turistica.

Lago d’Orta
Comuni di Orta S.Giulio, Pettenasco, Pella
L’area si caratterizza per i diffusi e significativi valori paesaggistici e per l’emergenza storico-culturale di Orta, dell’isola di S.Giulio e della riserva del Sacro Monte. Da ciò deriva in larga misura la motivazione dell’attrattività turistica, che si concentra soprattutto sulla sponda orientale del lago.La suddivisione del bacino lacustre in due province richiede un coordinamento interprovinciale delle politiche territoriali, sia per quanto riguarda la gestione delle problematiche ambientali del bacino omogeneo, sia per il riconoscimento di obiettivi comuni nell’indirizzare la pianificazione locale e le scelte insediative.

Lago Maggiore
Comuni di: Lesa, Meina, Arona, Oleggio Castello, Dormelletto parte di Castelletto Ticino
L’area è fortemente caratterizzata dalla presenza di strutture turistiche (alberghi, campeggi, seconde case ) ed è interessata da consistenti fenomeni di presenze di massa e per periodi brevi di flussi turistici del tempo libero (particolarmente concentrati in occasione di festività e week-end). Ciò ha riflessi più sulle condizioni della mobilità interna e della utilizzazione dei servizi che non della domanda insediativa.
Nella fascia di territorio corrispondente al percorso della S.S. 33 tra Castelletto Ticino ed Arona si è concentrata da tempo una significativa quantità di insediamenti commerciali e di servizio. Parallelamente ad essi , verso la riva del lago, si è localizzata una quantità considerevole di attività connesse al turismo (campeggi, villaggi turistici, attività cantieristiche, ecc.).
Tutto ciò determina situazioni complesse di carenza di sicurezza per la viabilità e di disfunzioni per l’intero sistema insediativo di questa area.
Arona svolge funzioni importanti di servizio e terziarie per l’intero ambito omogeneo e per la soprastante area del Vergante.Ciò la qualifica come polo di terziario diffuso oltre che come centro turistico di rilievo nel Piano Teritoriale Regionale.Nella parte di territorio a nord di Arona si alternano emergenze di valore storico-ambientale (quali i parchi e le ville e i borghi storici) e insediamenti diffusi di edilizia residenziale (permanente e temporanea) con elevato consumo di suolo rispetto alla effettiva capacità insediativa.

Ovest Ticino settentrionale e area collinare retrostante
Comuni di: Castelletto Ticino, Borgoticino, Varallo Pombia, Pombia, Marano Ticino, Oleggio, Bellinzago, Comignago, Gattico, Veruno, Agrate Conturbia, Bogogno, Divignano, Mezzomerico.
L’area comprende il territorio che, a partire dal lago Maggiore, si estende nella valle del Ticino e nella retrostante fascia collinare fino all’inizio della pianura.La fascia verso il fiume è fortemente caratterizzata dalle componenti ambientali del paesaggio fluviale. La fascia interna, corrispondente agli insediamenti storici e al percorso della SS 32, è stata viceversa caratterizzata dallo sviluppo insediativo tipicamente riconoscibile lungo la rete stradale delle aree periurbane con forti dinamiche socio-economiche.
Lungo i bordi della strada statale si allineano ampie aree di insediamento di attività produttive,commerciali e di servizio.
L’ambito dell’Ovest Ticino settentrionale ha sempre più rafforzato nel corso del tempo i legami funzionali e territoriali con la sponda lombarda. Le previsioni di sviluppo di attività economiche e di domanda insediativa (soprattutto per attività produttive e terziarie) generate dallo scalo di Malpensa 2000, investono direttamente questo territorio, non solo per quanto riguarda i noti effetti dei sorvoli, ma per la pressione esercitata dalla attendibile domanda insediativa sul territorio.
In questo ambito territoriale si rileva la presenza di elementi ambientali e storico-culturali che possono esercitare un effetto attrattivo per le attività del tempo libero e per il turismo.Ciò è ancor più evidente per il territorio collinare situato ad ovest della S.S. 32.

Area pedemontana valsesiana
Comuni di Grignasco, Cavallirio, Prato Sesia, Romagnano Sesia, Ghemme.
L’area si caratterizza per il posizionamento geografico all’incrocio tra la fascia pedemontana e lo sbocco della Valsesia. Questo posizionamento ha caratterizzato storicamente l’evoluzione insediativa che nel periodo più recente ha assunto sempre più i caratteri di un’area di tipo industriale, limitando le attività agricole, eccezion fatta per la produzione vitivinicola che ha ripreso negli ultimi anni nuovo interesse con particolare riferimento a selezioni qualitative del prodotto e che ha determinato azioni di reimpianto della vite.
La presenza del casello autostradale della A26 rappresenta un elemento di rafforzamento per il consolidamento delle attività presenti nell’area se non ancora per la propensione insediativa di nuove attività.
L’insediamento di attività produttive e terziarie si è distribuito principalmente lungo la direttrice della S.S. 299 e, in parte, lungo la S.S. 142 in numerosi annucleamenti corrispondenti alle scelte di pianificazione comunale. Il caso di maggiore concentrazione e rappresentato dalle aree di Romagnano Sesia e Ghemme a cavallo del casello autostradale.
Gli insediamenti residenziali anche recenti sono sostanzialmente contenuti e aggregati intorno alle aree di localizzazione storica secondo una visione di completamento insediativo in continuità con il tessuto edificato preesistente.

Area agricola centrale
Comuni di: Suno, Cavaglio d’Agogna, Cavaglietto, Vaprio d’Agogna, Momo, Barengo, Sizzano, Fara, Briona, Sillavengo, Castellazzo, Carpignano Sesia, Mandello Vitta, Landiona, Casaleggio, Caltignaga.
L’area conserva consistenti caratteri agricoli, pur in presenza di alcuni nuclei di insediamento produttivo, generalmente in corrispondenza dei principali collegamenti stradali.
All’interno dei borghi e nella campagna si registra la diffusa presenza di un consistente patrimonio edilizio di origine rurale fortemente sottoutilizzato.Nella ristretta area collinare lungo la strada per la Valsesia è tuttora significativamente presente la coltura viticola.

Ovest Ticino meridionale
Comuni di: Cameri, Galliate, Romentino, Trecate, Cerano
Il Piano Territoriale Regionale individua un sistema di diffusione urbana comprendente i
Comuni di Cameri, Galliate,Romentino e Trecate.
Le relazioni di questa area con il capoluogo sono storicamente consolidate, sia attraverso rapporti di interdipendenza funzionale, sia attraverso le reti per la mobilità, sia per il collegamento di "interfacciamento" con la Lombardia.
Lo sviluppo insediativo nei comuni appartenenti a questo ambito è stato in parte contenuto dalla presenza di attività agricole produttive che hanno ridotto il potenziale sviluppo lineare degli insediamenti verificatosi in ambiti dove la produttività agricola ha un potenziale più limitato.
Pur considerando l’eccezione dell’area estattiva di Trecate, si può constatare che gli insediamenti produttivi sono prevalentemente localizzati ad est degli abitati principali, verso la Lombardia.
L’interdipendenza con Novara appare più accentuata per il Comune di Galliate.
Il posizionamento del CIM, il riposizionamento del casello di Galliate,la presenza di evidenti problematiche di riuso nel settore nord-orientale di Novara, portano ad evidenziare un particolare tema insediativo di relazione tra l’ambito ( con particolare riferimento a Galliate)e il capoluogo.

Novara
Comune di: Novara
Lo sviluppo insediativo di Novara si è caratterizzato per una sostanziale "compattezza" del disegno urbano, solo parzialmente eluso lungo le principali direttrici viarie, soprattutto nel settore settentrionale.
Il P.R.G. ‘80 ha sicuramente svolto una funzione positiva nell’indirizzare le iniziative di trasformazione del territorio secondo un disegno non dispersivo e di equilibrio tra previsioni insediative e salvaguardia di elementi importanti dell’ambiente.
In questo contesto emergono alcuni specifici problemi: le esigenze di riqualificazione del settore nord-est (area di insediamento storico delle attività produttive) in relazione alla presenza dell’area del C.I.M. e delle relazioni funzionali con i Comuni dell’ovest Ticino, le relazioni tra la città e le aree di più recente espansione delle attività produttive nel settore occidentale, il riordino del nodo ferroviario con le conseguenti opportunità di riqualificazione di importanti aree urbane, la tutela della "corona" verde della città individuata dal P.R.G. vigente (in relazione anche al parco fluviale del Terdoppio e dell’Agogna, al parco della battaglia, all’oasi di Agognate e di "corridoi" verdi di connessione con l’area urbana centrale), la necessità di valorizzazione dei quartieri periferici di recente insediamento (soprattutto in direzione sud ed est).
Novara svolge almeno tre ruoli nelle gerarchie territoriali alle diverse scale: polo di riequilibrio nel contesto regionale per il decentramento di funzioni, centro urbano di livello superiore nel contesto provinciale (soprattutto per la concentrazione di servizi di livello superiore), elemento catalizzatore nei confronti di un sistema insediativo intercomunale sia sul versante orientale (ovest Ticino) che sul versante occidentale (in direzione di Biandrate).

Novara Ovest
Comuni di: S. Pietro Mosezzo, Biandrate, Vicolungo, Casalbeltrame.
La caratterizzazione insediativa principale di questo ambito deriva dalla recente evoluzione dell’area industriale di S. Pietro Mosezzo, evidentemente indotta dalla contiguità con Novara e dalla vicinanza all’autostrada.
Nei Comuni di Biandrate, Vicolungo e Casalbeltrame si evidenzia una tendenziale evoluzione della struttura insediativa, soprattutto nelle previsioni degli strumenti urbanistici comunali, disposta sul territorio in modo lineare da nord a sud in prossimità del casello delle A4.
Si rilevano principalmente due ordini di problemi: la riqualificazione e il riordino infrastrutturale per gli insediamenti produttivi esistenti e il controllo delle previsioni insediative in modo da salvaguardare il "corridoio" di connessione delle aree agricole a nord e a sud dell’ambito.

Area agricola sud
Comuni di: Recetto, S. Nazzaro Sesia, Casalvolone, Casalino, Vinzaglio, Granozzo con Monticello, Garbagna Novarese, Nibbiola, Terdobbiate, Sozzago, Vespolate, Tornaco, Borgolavezzaro.
L’area conserva marcatamente i connotati agricoli con sporadici insediamenti produttivi di limitata dimensione, in particolare lungo la S.S. 211.
Anche in questo ambito si riscontra la presenza diffusa di sottoutilizzazione e abbandono del patrimonio rurale.


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