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Sintesi della dinamica insediativa

Ultimo aggiornamento: 10 novembre 2025, 12:49

La dinamica insediativa nel corso degli ultimi decenni, a partire dal secondo dopoguerra, nella provincia di Novara si caratterizza per i seguenti connotati generali:

  • forte e generalizzata espansione quantitativa degli insediamenti con notevole "consumo" di suolo, determinata dallo sviluppo contestuale di attività produttive, commerciali e di servizio, dalla crescita demografica e dal miglioramento delle condizioni economiche con conseguente sviluppo di spazi utilizzati per la residenza e i servizi;
  • prevalenza dello sviluppo insediativo nella configurazione lineare lungo le principali strade (con preponderanza di insediamenti destinati ad attività di tipo produttivo e commerciale nell’affaccio diretto sulla via), conseguente allo sviluppo della motorizzazione;
  • relativa marginalità e limitato sviluppo degli insediamenti nelle aree interne e discoste dal reticolo stradale principale salvo casi diffusi, ma non generalizzati, di sviluppo di attività produttive a fianco della permanenza di attività agricole;
  • abbandono di parti consistenti del patrimonio edilizio rurale sia nei nuclei antichi che nelle cascine, dovuto allo spostamento di quote significative di popolazione dalle aree rurali alle aree urbane e dalla trasformazione dei modi di produzione agricola con sempre minore apporto di attività manuali.
    All’interno di questa tendenza generale, emergono alcuni episodi particolari; tra questi si segnalano per la loro caratterizzazione o per la dimensione del territorio interessato:
  • lo sviluppo e il consolidamento di una conurbazione ad elevata densità, fortemente caratterizzata dalla presenza di insediamenti produttivi e commerciali, nei comuni di S. Maurizio d’Opaglio, Pogno, Gozzano, Briga Novarese e Borgomanero; lo sviluppo economico (particolarmente forte in "nicchie" specifiche di specializzazione industriale e in generale nel settore delle attività commerciali che esercitano la loro influenza su una popolazione vasta, all’esterno dei confini comunali e provinciali) ha richiesto la disponibilità di ampie superfici di territorio ed ha portato alla creazione di un "continuum" urbanizzato di carattere sovracomunale;
  • la formazione di un asse di insediamento di attività commerciali e produttive a contatto della S.S. 33 nel tratto Castelletto Ticino-Dormelletto-Arona con elevata frequentazione di utenti; in quest’area i fenomeni insediativi si sono caratterizzati anche per gli effetti indotti sulla mobilità locale e sulle connesse condizioni di funzionalità e sicurezza del traffico;
  • lo sviluppo insediativo lineare, caratterizzato prevalentemente dalle attività secondarie e terziarie, ma fortemente intessuto con la residenza, si è manifestato in forma evidente su significativi segmenti della S.S. 32 e della S.S. 299; in questi casi la continuità del tessuto edificato risulta meno compatta che non nei casi precedenti;
  • sviluppo di insediamenti diffusi, connessi al fenomeno della seconda casa, nel territorio circostante e soprastante i laghi sui versanti del Vergante e del Mottarone, che, pur con densità edificatorie relativamente basse, e in parte proprio in funzione di ciò, ha determinato una notevole estensione del territorio urbanizzato, con ricadute anche sulla condizione delle reti infrastrutturali;
  • controllato sviluppo insediativo della città di Novara secondo un disegno "compatto" e contemporanea crescita generalizzata dei principali comuni ad est della città e di un polo produttivo ad ovest lungo la strada provinciale Novara-Biandrate; nel caso del capoluogo risulta evidente come il sistema insediativo si sia conformato su una dimensione territoriale vasta, che mette in risalto la necessità di politiche sovracomunali di coordinamento;
  • presenza del polo estrattivo di S. Martino di Trecate con le connesse specifiche problematiche di carattere ambientale;
  • recente sviluppo di insediamenti golfistici di grande estensione territoriale nella parte centrale della provincia; essi rappresentano un fenomeno nuovo per questa parte del territorio, sicuramente indotto da fenomeni esterni come l’influenza dell’area metropolitana milanese e la realizzazione di Malpensa 2000.

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