Salta al contenuto principale

Varallo Pombia

img-84--60-84-0-0-0477d6511e4362da2f0cfe1d63506435

Situato a nord di Novara, lungo la direttrice per il Lago Maggiore, è compreso nel territorio designato convenzionalmente "Civiltà di Golasecca". Il toponimo Varallo compare la prima volta in un documento dell' 885 e, le sue vicende sono state, in età romana e medioevale, sempre connesse a Pombia, municipio romano e poi sede di comitato in epoca carolingia, della Marca d'Ivrea. Nel 1025 il comitato di Pombia fu concesso da Corrado II al Vescovo di Novara. successivamente i territori di Varallo e di Pombia passarono ai Visconti, poi ai Nibbia, ai Caccia, ai Ferreri, ai Sormani e da ultimo ai Simonetta. I numerosi reperti, riferiti alla civiltà di Golasecca e all'epoca romana, sono stati catalogati e raccolti in alcune vetrine esposte nelle sale del palazzo comunale.

Located north of Novara, Varallo Pombia is included in the territory called "Civiltà di Golasecca”. Varallo appears the first time in a document of 885 and its events were always connected to Pombia in Roman and medieval times. In 1025 the “Committee of Pombia” was given by Conrad II to the Bishop of Novara, then the territories of Varallo and Pombia passed to the Visconti and then to Nibbia, to Caccia, to Ferreri, to Sormani and to Simonetta.

Abitanti/Inhabitants number:
4971
Superficie/Surface:
kmq:13,58
Altitudine sul mare/Altitude:
299 m
Denominazione degli abitanti/Inhabitants:
varalpombiesi
Altre località/Towns:
Cascinetta

Cascine/Farms:
Bellomi, Bellaria, Castigliona,
Chisvoi, Fasola, Favorita, Miconina, Nibbia, Ribiola, Sebastiana

Festa patronale/Patrons: 
Ss. Vincenzo e Anastasio
Telefono/Phone:
Prefisso 0321
Codice Postale/Postal code:
28040

 

 

La chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Vincenzo e Anastasio è una costruzione romanica del XI secolo, fu ampliata e rimaneggiata nel XVI e XVIII secolo, tanto che la costruzione odierna è di aspetto barocco. Tuttavia, elementi della preesistente chiesa sono ben visibili: la facciata a capanna suddivisa da due lesene e ingentilita da archetti pensili decorati, il campanile, alcuni tratti di muratura a spina di pesce. All'interno, trovasi la tela, databile al 1645, raffigurante la Madonna con Bambino tra Sant'Anna, San Giuseppe e San Vincenzo, del pittore milanese Carlo Francesco Nuvolone. Attigua alla chiesa è la Casa Parrocchiale, edificio secentesco con caratteristica balconata esterna in legno. Di pregio sono i soffitti lignei dipinti posti al piano terra.

 

The parish church dedicated to St Vincent and St Anastasio is a Romanesque building from the 11th century, frequently enlarged and altered in the 16th and 18th centuries. The result is a building of Baroque appearance. However, some elements of the original church are still visible: the gabled façade divided two pilasters and graced by a decoration of blind arches, the tower bell, and fragments of rubble masonry laid in courses. On the interior note the canvas, dating from 1645, depicting the Madonna with child flanked by St Anne, St Joseph and St Vincent, by the Milanese painter Carlo Francesco Nuvolone. Adjoined to the church is the parish house, a 17th century building with a distinctive wooden balcony; the rooms on the ground floor have notable painted coffered ceilings.

Dimora patrizia circondata da un piccolo parco con piante secolari e specie rare, Villa Soranzo fu proprietà del Cardinale Federico Caccia, Arcivescovo di Milano e per successione del marchese Pier Antonio Ferreri, feudatario di Pombia e di Varallo Pombia, che nel XVIII secolo la ristrutturò completamente. All'interno del palazzo si trovano ampie sale dotate di soffitti lignei riccamente decorati e ben conservati. Di pregevole aspetto è la scala a impianto ottagonale ingentilita da statue che rappresentano le quattro stagioni, collocate in nicchie. La facciata è riccamente decorata con gli stemmi della famiglia Caccia e di papa Innocenzo XII che aveva nominato cardinale Federico Caccia. Notevole è la grande meridiana affrescata anch'essa sulla facciata. Oggi sede comunale, ospita una ricca pinacoteca e accoglie mostre di artisti vari: scultori, fotografi, pittori di fama internazionale.

 

A small park, embellished by old trees and rare plants, surrounds this aristocratic dwelling. Villa Soranzo, originally a property of the Cardinal Federico Caccia, archbishop of Milan, was inherited by the Marquis Pier Antonio Ferreri, feudal lord of Pombia and Varallo Pombia. In the 18th century, he had the villa completely restored. The interior of the palazzo has vast rooms with wooden ceilings, splendidly decorated and well preserved. The beautiful staircase, of octagonal design, is ornamented with statues representing the seasons, standing in niches. The front is decorated with the coats of arms of the Caccia family and of Innocent XII, the pope who appointed Federico Caccia as cardinal. Note also the great sundial frescoed on the front wall. The villa houses today municipal offices. It also contains a rich gallery of paintings and is the venue for temporary exhibitions of contemporary artists: sculptors, photographers and painters.

Anche questa signorile dimora sorge nel centro del paese, e deriva dalla trasformazione e dal riadattamento, nel corso del Settecento di un castello medievale. A testimonianza dell'antico maniero sono la muratura esterna di una torre e parte di fabbricato costituita da pietre poste a spina di pesce. All'interno del palazzo è situato l'Oratorio di San Giuseppe, già cappella nobiliare, fondata dall'abate Antonio Caccia nel 1726. Di notevole interesse è il parco riccamente piantumato con alberi secolari.

 

This manor house stands in the center, and is the result of the 18th century conversation of a smedieval castle. The only remains of the ancient fortress are the exterior walls of a tower and part of a building built of rubble masonry laid in courses of chevron pattern. On the interior of the palazzo stands the oratory of St Joseph, formerly a family chapel, founded by the abbot Antonio Caccia in 1726. the park is lovely, and contains many beautiful and very old trees.

E' un rifacimento secentesco della precedente chiesa romanica. Situato nei pressi della parrocchiale, è anche chiamato "Madonna della Cintura", e per molti secoli, e tutt'ora, è stato oggetto di venerazione da parte di numerosi devoti. In particolar modo sono oggetto di culto le raffigurazioni della Madonna in trono con Bambino e gli Angeli posti ai lati dell'altare maggiore. Di pregio è la pala posta sopra l'altare di Santa Cristina che raffigura il Martirio della Santa.

 

This sanctuary is the 17th century reconstruction of an ancient Romanesque church. Located nearby the parish church, it is also named “Virgin of the sacred girdle”. In past times – as still today – the place was hichly venerated, especially for the images of the Enthroned Madonna with child and of the Angels flanking the main altar. Remarkable is the altarpiece hanging over the altar of St Christine, representing the martyrdom of the Saint.

 

Photogallery

 


Cookie
This site uses technical cookies, analytics and third-party cookies. By continuing to browse, you accept the use of cookies. For more information see the Cookie Policy