RISORSE
  • Abitanti:
    Inhabitants number :
    102.037

    Superficie
    Surface
    kmq: 103,02

    Altitudine sul mare:
    Altitude:
    159 m

    Denominazione degli abitanti:
    Inhabitants:
    novaresi

    Altre località:
    Towns:
    Agognate,
    Casalgiate,
    Gionzana,
    Lumellogno,
    Olengo,
    Pagliate,
    Pernate,
    Torrion Quartara,
    Veveri,
    Vignale
  • Cascine:
    Farms:
    Abbondanza,
    Ariottina,
    Avogadro,
    Baraggia,
    Baraggiolo,
    Beltramo,
    Bertona,
    Bertazzola,
    Boriola,
    Brignona,
    Canta,
    Castellazzo,
    Cavallotta,
    Cascinetta,
    Ciocché,
    Cortenova,
    De Carlis,
    Eletto Lualdi,
    Gazurlo,
    Gioia,
    Grande d'Isarno,
    Lugone,
    Lugon Nuovo,
    Maiolo,
    Malvista,
    Margatto,
    Maria,
    Mirabella,
    Montà,
    Orione,
    Ottavia,
    Parazzolino,
    Pregalbé,
    Quartara,
    Remondà,
    Selva,
    Selvetta,
    Scalpellina,
    Sposina,
    Torrion Balducco


    Festa patronale:
    Patrons:
    San Gaudenzio (22/01)

    Mercato:
    Market:
    tutti i giorni in viale Dante
    everydays in Dante street

    Telefono:
    Phone:
    0321
    (Municipio/ Town Hall 0321 37 01)

    Codice Postale:
    Postal code:
    28100
  • Sito internet:
    www.comune.novara.it

    mail: urp@comune.novara.it
TURISMO
NOVARA



Probabilmente fondata dai Liguri, acquisì già una certa importanza in epoca imperiale, quando, con Giulio Cesare, divenne "municipio". Evangelizzata da San Gaudenzio, suo primo vescovo (397-418), in età longobarda appartenne al Ducato di Bulgaria e passò al Comitato di Pombia durante il dominio franco (841-969). La signoria vescovile su Novara e sulle terre circostanti (X secolo), a tratti già di per sè più nominale che reale, subì una battuta d'arresto quando, dopo cruenti scontri con l'imperatore Enrico V, Novara ottenne il nuovo ordinamento comunale. Il periodo di lotta fra i comuni e Federico I vide Novara, in un primo tempo sottomessa all'imperatore, prendere parte alla distruzione di Milano e successivamente entrare a far parte della Lega Lombarda (1168). Da questo momento, la storia locale vedrà Novara opporsi a Vercelli per il controllo della Valsesia e, dilaniata all'interno dai contrasti fra le famiglie locali, passare nel 1311 sotto il controllo dei Visconti di Milano e poi degli Sforza (venendo coinvolta negli scontri con i Marchesi del Monferrato). Risale al XVI secolo l'occupazione spagnola e la conseguente assegnazione ai Farnese che, proseguita per ben due secoli, portò alla decadenza della città . Dopo il passaggio all'Austria (1714) e con l'annessione del 1738 ai territori dei Savoia (salvo la parentesi del periodo napoleonico), comincerà la ripresa economica e civile della città, che si concretizzerà anche in un profondo riassetto urbano. La storia risorgimentale di Novara perde ogni connotazione locale per diventare storia nazionale; basti in proposito ricordare la battaglia della Bicocca (23 marzo 1849), nella quale l'esercito piemontese venne duramente sconfitto dagli Austriaci, capitanati dal maresciallo Radetzky. A seguito di tale sconfitta, sempre in Novara, Carlo Alberto fu costretto ad abdicare in favore del figlio Vittorio Emanuele II che, in una cascina di Vignale, concordò i termini dell'armistizio. Il Novecento vede Novara avviarsi verso un notevole sviluppo economico, con il fiorire della grande industria tessile, meccanica, chimica, poligrafica e alimentare (legata soprattutto alla lavorazione di latticini), di livello internazionale. La rilevanza di Novara, da un punto di vista agricolo (riso, cereali e mais), è testimoniata dalla presenza di una importante Borsa Merci, specializzata nella trattazione di cereali, latticini e fieni.

Probably founded by the Ligurian, Novara acquired a certain importance in imperial times, when became "town hall". Evangelized by its first bishop St Gaudenzio (397-418), in “longobardo” period, belonged to Duchy of Bulgaria and than to “comitato of Pombia” (841-969).
Novara episcopal worship (X century), suffered a setback when, after bloody clashes with Emperor Henry V, Novara got the new municipal system.
In the period of struggle between towns and Frederico I, Novara, initially submitted to the emperor, took part in the destruction of Milan and then became part of the Lombard League (1168).
From now on, Novara struggled with Vercelli for the control of Valsesia, but in the 1311 was under the control of Visconti di Milano and Sforza (being involved in clashes with the Marquis of Monferrato).
Dates back to the sixteenth century the Spanish occupation and the subsequent allocation to Farnese, which continued for two centuries, led to the decline of the town.
With Austria (1714) and then with the annexation in Savoia territories, started the economic and civil development of Novara.
During “Risorgimento” period, Novara loses local connotation; there was the Battle of Bicocca (March 23, 1849), in which the Piedmontese army was defeated by the Austrians, led by Marshal Radetzky. After this defeat, Charles Albert was forced to abdicate in favor of his son Victor Emmanuel II; in a Vignale farmhouse Vignale, signed the terms of the armistice.
In the twentieth century Novara had an important economic development, with textile industry, mechanical, chemical, printing and food (mainly from the processing of dairy products).

Panorama / Novara


Basilica di San GaudenzioEdificata tra il 1577 e il 1590 su probabile disegno di Pellegrino Pellegrini detto il Tibaldi, la basilica si pose fin dal principio come emblema della cittadinanza novarese contro la presenza, sempre più opprimente, dello Stato assoluto instaurato dagli Spagnoli. Portato a termine solo nella seconda metà del XVII secolo, l'edificio, a una navata, presenta una pianta a croce latina, di struttura tardo-rinascimentale. La basilica possiede numerose opere d'arte, tra cui un'antica cattedra vescovile. Nello scurolo, di fattura settecentesca, è conservata un'urna d' argento con i resti di San Gaudenzio, patrono della diocesi. Nella cappella del Santissimo Sacramento sono esposte otto tele secentesche del Fiammenghino, che rappresentano scene della vita di San Gaudenzio, svoltasi nella città. La cappella della Natività (seconda cappella a sinistra) ospita un polittico di Gaudenzio Ferrari (commissionato nel 1514 circa), appartenente alla primitiva chiesa di San Vincenzo, con tavole raffiguranti il Presepio, l'Annunciazione (nel registro superiore del polittico), la Vergine con il Figlio fra i Santi Rocco, Ivo e i Vescovi Gaudenzio ed Ambrogio, i Santi Pietro e Giovanni Battista e i Santi Paolo ed Agabio (nel registro inferiore). Sostanzialmente conforme ai canoni rinascimentali è la cornice (con cornicioni e colonne) delle sei tavole. Nella cappella dell'Angelo Custode (prima cappella di sinistra) sono presenti affreschi di Tanzio da Varallo (1629), raffiguranti i santi protettori della famiglia Nazari (che era la famiglia committente), scene bibliche, il Paradiso e il Purgatorio. Questi dipinti, così come la tela raffigurante la Sconfitta di Sannacherib sono il frutto di un gusto che probabilmente già esce dai confini regionali per trovare ispirazione nell'arte dell'Europa centrale. Il campanile è opera di Benedetto Alfieri (1786). La cupola, edificata tra il 1840 e il 1885 da Alessandro Antonelli, è completamente realizzata in muratura, misura 111 m di altezza e ha un diametro alla base di 31 m. Alla sommità è posta una statua in rame dorato del Cristo Salvatore, opera di Pietro Zucchi (1873).

St Gaudenzio churchBuilt between 1577 and 1590, probably to Tibaldi (Pellegrino Pellegrini) plan, the basilica soon became a symbol for the citizens fighting against the oppressing Spanish domination. The building was completed in the second half of the 17th century; it is laid on a Latin-cross plan with a single nave, a Late-Renaissance structure. The basilica contains a large number of artworks, including an ancient Episcopal throne. In the 18th-century “scurolo” (small sepulchral chapel) a silver urn contains the relics of St Gaudenzio, patron saint of the diocese. In the chapel of the Holy Sacrament are displayed eight 17th-century canvases by Fiammenghino, depicting scenes from the life of St Gaudenzio. The chapel of the Nativity (second chapel to the left) features a noteworthy polyptych by Gaudenzio Ferrari (commissioned around 1514, formerly in the ancient church of St Vincent). The panels depict the Presepio (Nativity), the Annunciation (upper part), the Virgin with Christ Child between St rocco and St Ivo and the bishops Gaudenzio and Ambrose, st Peter and John the Baptist, and st Paul and Agabius (in the lower level). The six panels are enclosed in a frame of Renaissance style (with cornice and columns). In the chapel of the Guardian Angel (first to the left) are frescoes by Tanzio da Varallo (1629) representing the patron saints of the Nazari family (who commissioned the paintings), scenes of the bible, paradise and purgatory. These paintings, as well as the canvas representing the Defeat of Sannacherib reflect a new taste, clearly inspired to the art of central Europe. Benedetto Alfieri designed the bell tower (1786). The dome completely built in masonry between 1840 and 1885 to plans by alessandro Antonelli, is 111m-tall and has a base diameter of 31 m. It is topped by a gilded copper statue of the Saviour, a work by Pietro Zucchi (1873).

 

 

 



Una veduta del Duomo / St Maria Assunta church

 La Cupola di San Gaudenzio / St Gaudenzio

 

Broletto: Palazzo dei Paratici /"Broletto"

 


Cattedrale di Santa Maria Assunta (Duomo)L'attuale duomo è stato costruito su disegno dell'Antonelli tra il 1855 e il 1869. Sorge sulla stessa area dove si trovava il più antico duomo romanico, del quale rimangono cospicue testimonianze nel chiostro della canonica e nel campanile, che si leva sul fondo del fianco sinistro e che vede poggiare sulla romanica parte inferiore una cella e una cupola cinquecentesche. La facciata, a forma di alto pronao tetrastilo corinzio, è preceduta da un quadriportico che prosegue anche sulla fiancata sinistra della chiesa. All'interno, sei altari lungo le due navate laterali conservano dipinti eseguiti tra il XVI e il XVIII secolo. Il pavimento del presbiterio, con una rappresentazione musiva in bianco e nero dell'Eden e dei quattro evangelisti, è stato conservato dalla precedente chiesa romanica. La navata centrale È arricchita dalla presenza di una serie di sei arazzi, provenienti dal Belgio ( opera di Jan de Buck) e donati alla cattedrale a cavallo fra il XVI e XII secolo. Sono qui raffigurati episodi della vita di Salomone; tali episodi sono racchiusi all'interno di cornici con allegorie delle virtù e con composizioni di frutti, fiori e foglie. Fra i dipinti ospitati nella cattedrale si segnalano quelli di Bernardino Lanino. Gli affreschi della cappella di San Giuseppe, danneggiati durante un incendio e ora collocati nella sacrestia inferiore, offrono una notevole rappresentazione di episodi della vita di Maria; in queste opere, lo stile del Lanino è caratterizzato da un delicato decorativismo e da una rilassatezza nella composizione che già lo avvicina all'ambiente di corte lombardo. Del Lanino è anche la pala raffigurante Cristo Crocifisso e i Santi; un confronto con alcune opere del Ferrari, presenti nello stesso duomo, permetterà di osservare l'influenza che quest'ultimo ebbe sull'allievo.Pregevole è anche la Croce lignea che si può ammirare sulla parete meridionale, all'inizio della navata destra; per le sue forme espressive, l'opera appare chiaramente riconducibile alla produzione goticheggiante tipica del Piemonte orientale nella seconda metà del XV secolo. L'organo maggiore è il capolavoro dell'organaro novarese Alessandro Mentasti (1902). Attiguo alla sacrestia è l'oratorio di San Siro, con affreschi del XII secolo. A fianco, sorgono il Palazzo Vescovile e il chiostro della Canonica.

St Maria Assunta Cathedral
The cathedral was built to plans by Antonelli between 1855 and 1869, on the side of an ancient Tomanesque cathedral. The abundant remains of the ancient church are displayed in the cloister of the canonica (official residence of the cathedral clergymen) and on the interior of the bell tower. The bell tower stands to the left side and consists of a Romanesque base, surmounted by a belfry and a dome from the 16th century. The façade, featuring a tall pronaos with Corinthian columns, has a four-bay portico extending to the left side of the church. ON the interior, six altars along the aisles feature paintings from the 16th and the 18th centuries. The floor of the presbytery is paved with a black and white mosaic representing the Eden and the Four Evangelists, preserved from the ancient Romanesque church. The nave is erriched by a six tapestries of Belgian manufacture (designed by Jan de Buck), bequeathed to the cathedral between the end of the 16th century and the beginning episodes from the life of Solomon, and are surrounded by frames decorated with the allegories of the Virtues and decorations of fruit, flowers, and foliage. The paintings displayed in the cathedral include outstandinf works by Bernardino Lanino. The frescoes from the chapel of St Joseph, damaged by a fire and presently displayed in the lower sacristy, provide a rich representation of the life of the virgin mary. In these paintings the style of Lanino is characterized by the delicacy of the decoration and by a compositional elegance strongly reminiscent of the taste of the Lombsrd court. Lanino is also the author of the altarpiece, a Crucifixion and Saints. Some paintings by Gaudenzio Ferrari, also displayed in the Cathedral, enable to observe Ferrari’s influence on Lanino, who was his pupil. Another remarkable piece is the wooden Crucifixion hanging on the southern wall, a fine example of the Gothic-inspired production in eastern Piedmont (second half of the 15th century). The main organ is considered to be the masterpiece of the organist Alessandro Mentasti from Novara (1902). Adjoins the sacristy the oratory of St Siro, with frescoes from the 12th century. Adjacent to the church are the Palazzo Vescovile and the cloister of the Canonica.

Il BattisteroDal quadriportico antistante la cattedrale si può accedere all'ottagonale battistero paleocristiano, uno dei più antichi del Piemonte. Innalzato quasi certamente nel V secolo, venne probabilmente sopraelevato nel X secolo, con l'aggiunta di un tiburio a cupola emisferica. Il restauro, condotto tra il 1959 e il 1967, ha riportato al suo originale aspetto l'edificio, un tempo ricco di statue di epoca barocca. Interessante la fascia affrescata con scene dell'Apocalisse e del Giudizio Universale.

The BaptisteryFrom the four-bay portico preceding the cathedral you enter into the Early-Christian octagonal Baptistery, among the most ancient of the entire Piedmont. Almost certainly erected in the 5th century, the baptistery was probably elevated in the 10th century, with the addition of a drum and a circular dome. The restoration carried out between 1959 and 1967 has resulted in the distinctive appearance of the building, once ornamented with Baroque statues. Interesting is the frieze with frescoes depicting episodes from the Apocalypse and the Last Judgement.

La Canonica e il Museo LapidarioCollocato a fianco della cattedrale, il chiostro della canonica è una vasta area porticata, circondata da bassi edifici. Se l'esistenza di una canonica è già menzionata in un documento del IX secolo, si dovrà aspettare il XII secolo per vedere in questo luogo riuniti i canonici della città. A questo periodo sembra infatti risalire l'esistenza di un chiostro sullo stesso luogo dove sorge quello attuale, risalente all'ultimo quarto del XV secolo. I portici, ad arco acuto, ospitano oggi il Museo Lapidario, che raccoglie reperti provenienti dal territorio novarese e che, alla fine del XIX secolo, si è arricchito dei resti provenienti dalla collezione presente presso la basilica di San Gaudenzio. Si tratta per lo più di reperti di età romana e tardo-romana; fra questi spicca il cosiddetto Rilievo della nave, della fine del III secolo d.C., raffigurante una nave governata da marinai e un pescatore impegnato a reggere una lenza con un pesce. Le controversie interpretative, che oscillano fra un'attribuzione pagana (con una raffigurazione di Castore e Polluce, protettori dei naviganti) e un'attribuzione cristiana (con la nave simbolo della Chiesa e il pescatore simbolo del Cristo), nulla tolgono alla preziosità del reperto.


Canonica and Lapidario museum
Adjoining the cathedral, the cloister of the canonica is a broad porticoed area, surrounded by low edifices. The existence of the canonica is documented as far back as the 9th century, but only in the 12th century the ecclesiatic authorities (canonici) of the city begun to hold their meetings in this building. Probably from the same period dates the first construction of the cloister, reconstructed in the last quarter on the 15th century. The pointed arch portico houses today the museo Lapidario (Stone museum), displaying finds from the area around Novara. In the late 19th century the museum has enriched with items from the collection of the basilica of St Gaudenzio, mainly object and fragments of Roman or late-Roman age. The most remarkable piece is the so-called Rilievo della Nave (Relief of the ship), dating from the end of the 3rd century Ad. The relief represents a ship with sailors at work and fisherman catching a fish with the line. The outstanding quality of the relief is not affected by the controversy on its subject. According to some, the sculpture is a depiction of the myth of Castor and Pollux, patrons to seafarers, whereas others relate the subject to Christianity (the ship being the symbol of the Church, with Christ as the fisherman).

 

Il Quadriportico della Canonica

 

Broletto


Broletto e Palazzo dell'Arengo
Edificati in più fasi fra il XIII e il XVIII secolo, gli edifici del Broletto sono disposti a quadrilatero attorno ad un cortile centrale. Il Palazzo dell'Arengo, sul lato nord, risale all'inizio del XIII secolo ed è il più antico dell'intero complesso; dotato di un atrio con pilastri reggenti archi a tutto sesto, presenta sulla facciata quattro trifore e tracce di un fregio, dipinto intorno al 1460, che rappresenta stemmi ed episodi che sembrano tratti da romanzi cavallereschi (forse la fondazione eroica della città). La scala coperta che permette di accedere al palazzo è invece una ricostruzione della prima metà di questo secolo. Il lato d'ingresso (lato sud) è invece occupato dal Palazzo del Podestà (XIV e XV secolo), aperto sul cortile da un porticato ad archi ogivali, sovrastati da cinque pregevoli monofore con decorazioni in cotto e affreschi, risalenti al XV secolo. Il lato est del cortile ospita il Palazzo dei Paratici (le corporazioni artigiane), costruito nel XIII secolo e ampliato nel XVIII secolo con un elegante portico con loggia. Il lato ovest è occupato dal quattrocentesco Palazzo dei Referendari. Al suo interno sono oggi ospitati i Musei Civici e la Galleria d'arte Moderna Paolo e Adele Giannoni; i primi si compongono di una "sezione archeologica" (comprendente materiali rinvenuti nel Novarese, a partire dall'età neolitica fino all'epoca longobarda) e da una sezione storico-artistica (con opere che vanno dai primi anni del XIII secolo al Novecento e che ben documentano la produzione artistica della zona). La Galleria d'Arte Moderna fu donata al comune da Alfredo Giannoni nel corso degli anni Trenta. Più di 800 opere, suddivise in 13 sale, scandiscono vari aspetti della pittura italiana degli ultimi due secoli.

Broletto and Palazzo dell’ArengoBuilt in several stages between the 13th and the 18th centuries, the buildings of the Broletto are arranged on a square enclosing a courtyard. The Palazzo dell’Arengo to the north side, dating from the beginning of the 13th century, is the odest of the whole complex. It has an trium with pillars sustaining round arches, and features on the façade four triple arch windows and traces of a frize, painted around 1460, representing coats of arms and scenes inspired to medieval romances – perhaps celebrating the heroic foundation of the city. The covered staircase leading to the interior is a late reconstruction (first half of the 20th century). The entrance front (southern side) is occupied by the Palazzo del Podestà (from the 14th and 15th centuries), facing onto the courtyard with a pointed-arch portico surmounted by five beautiful arched windows, with terracotta decorations and frescoes (15th century). The eastern side of the courtyard is bounded by the Palazzo dei Paratici (the guilds), erected in the 18th century with the addition of the graceful loggia. To the western side stands the 15th-century Palazzo dei Referendari. It houses today the city museums and the modern art gallery. The city museum has a rich archaeology department, with finds dating from the Eneolitic ahe to the Longobard period from the area of Novara. The history and art department (items from the beginning of the 13th century to the 20th century) provides an excellent survey of the local artistic production. The collection of the modern art gallery, bequeathed to the municipality in the 1930s by Alfredo Giannoni, boasts more than 800 works, displayed on 13 rooms, representing Italian painting in the last two centuries.


Teatro CocciaEdificato su progetto di Giuseppe Oliverio e inaugurato nel 1888, il teatro presenta una facciata classicheggiante (prospettante Via Rosselli), dall'andamento regolare e simmetrico, che si eleva su un ampio porticato, con colonne in granito, che interessa anche i rimanenti lati dell'edificio. Internamente, il teatro presenta un alzato a tre ordini di palchi (sorretti da colonnine in ghisa e decorati con cigni dorati) con anfiteatro superiore. I recenti restauri lo hanno restituito al passato splendore che, in Piemonte, lo vide secondo al solo Teatro Regio di Torino.

Coccia Theater Built to palns by giuseppe Oliviero and opened in 1888, the theatre features a façade in the Neo-classical style (overlooking via Rosselli). Well balanced and symmetrical, the façade features an airy portico with granite columns, almost entirely surrounding the building. The interior features three tiers of boxes (sustained by iron colonnettes and ornamented by gilded swans) and an upper gallery. Recently the building has been restored to its past sumptuousness, as the Coccia was considered to be the second most beautiful theatre of Piedmont, after the Teatro Regio of Turin.

 

Il Teatro Coccia: interno / Coccia theater

 

Veduta del Castello / Castle


Museo Faraggiana FerrandiSito in via Gaudenzio Ferrari,13, è stato riaperto al pubblico, dopo un lungo periodo dedicato ai restauri. La raccolta proviene dalla Villa Faraggiana di Meina, proprietà della nobildonna Caterina, la quale donò alla cittadinanza nel 1957 gli oltre 1000 esemplari di mammiferi, rettili, uccelli e pesci, collezionati negli anni dalla Signora Faraggiana.

Museo Faraggiana FerrandiLocated in Meina square it was a property of the noblewoman Caterina, who in 1957 donated to the town over 1000 specimens of mammals, reptiles, birds, and fish assembled over the years by lady Faraggiana.

Oratorio di San Giovanni DecollatoInnalzato su disegni di G. M. Saracco fra il 1637 e il 1643 nell'odierno Largo Puccini, presenta un'unica navata, cui si aggiunge un coro ricco di decorazioni lignee. La facciata è del 1657. Gli interni ospitano dipinti settecenteschi di diversi autori, fra cui si segnalano Giuseppe Nuvolone (autore dell'Adorazione dei Magi), il Garavaglia (San Luigi) e Stefano Maria Legnani (autore dell'Immacolata Concezione). L'oratorio è oggi sede dell'omonima confraternita.

St Giovanni Decollato oratoryBuilt to designs by G.M. Saracco between 1637 and 1643 the oratory of St John Beheaded stands in largo Puccini. The building has a single nave ending with an exquisitely carved wooden choir. The façade dates from 1657. The interior contains 18th-century paintings by many artists, including the Adoration of the Magi by Giuseppe Nuvolone, St Louis by Garavaglia and the Conception by Stefano Maria Legnani. The oratory is today the headquarters of the Confraternity of St John Beheaded.

Collegio GallariniSorto come collegio per volontà del nobile Antonio Maria Gallarini, è stato ricostruito nel secolo scorso su progetto, di gusto eclettico, di Ercole Marietti. é stato restaurato negli anni Ottanta e ora ospita il conservatorio di musica "Guido Cantelli". Conferiscono un certo effetto scenografico le numerose decorazioni in cotto e il tetto, rifatto nei primi anni del Novecento e realizzato con tegole parigine colorate.

Gallarini college
Erected as a private school by the nobleman Antonio Maria Gallarini, the building was reconstructed in the 19th century to designs by Ercole Marietti, and is inspired to the eclectic taste. Restored during the 1980s, it houses today the Conservatory “Guido Cantelli”. The terracotta decorations and the roof, renovated in the first years of the 20th century and covered with colourful tiles of French manufacture, contribute to the remarkable appearance of the building.

Il CastelloDurante il dominio di Galeazzo Visconti, nel 1357, il castello fu eretto sull'area dove già si trovava una costruzione fortificata duecentesca. A partire dal 1472 un radicale intervento vide la ristrutturazione completa dell'edificio, che assunse così l'aspetto attuale. Nel 1939 furono restaurati i bastioni e l'ingresso in occasione di una visita di Mussolini. Fino agli anni Settanta fu utilizzato come carcere.

The castle
The castle was erected in 1357, under the rule of Galeazzo Visconti, on the site of an ancient 13th century fortress. A radical reconstruction begun in 1472 resulted in the present appearance of the building. In 1939, on the occasion of a visit by Mussolini, the walls and the entrance gate were restored. Until the 1970s the castle was used as a prison.

Palazzo del MercatoOpera di Luigi Orelli, il palazzo seguì un iter costruttivo lungo e frammentario, dal 1817 fino al 1842. Destinato ad essere "il nuovo mercato dei grani" della città, disponeva di una biblioteca, di una pinacoteca e di un'ampia aula commerciale. é ancor oggi sede della Borsa dell'Agricoltura.

Palazzo del MercatoDesigned by Luigi Orelli, this palazzo went throught a long and frequently interrupted contruction, carried out from 1817 to 1842. Meant as “the new grain market” of the town, the palazzo had a library, a gallery of paintings and a large hall for the trades. The building houses today Agriculture Exchange.

Chiesa di Santa Maria delle GrazieOggi conosciuta come chiesa di San Martino, fu costruita verso la fine del XV secolo dai Canonici Lateranensi, inviati a risiedere a Novara nel 1473. L'intervento di restauro operato agli inizi degli anni Settanta ha riportato la struttura alla sobria semplicità delle linee gotico-lombarde. All'interno sono ben conservati affreschi del XV secolo, riconducibili alla produzione di Daniele De Bosis, che raffigurano i santi, i vescovi, i papi.

St Maria delle grazie churchKnown today as the church of St Martin, this church was erected in the late 15th century by the Canonici Lateranensi, who arrived at Novara in 1473. The restoration carried out in the early 1970s has resulted in the sober simplicity of the Lombard-Gothic style. ON the interior are some well-preserved frescoes from the 15th century, attributed to Daniele De Bosis, depicting saints, bishops, and popes.

Casa Fiorentini
Innalzata nel primo decennio di questo secolo all'angolo fra Viale Dante e Via XX Settembre, su disegni dell'ingegner Giuseppe Passerini, Casa Fiorentini mostra la sua ispirazione liberty nelle decorazioni e nell'andamento curvilineo della facciata presente nella zona d'angolo; qui, tre balconi ricchi di ornamenti scandiscono la suddivisione dell'edificio in tre piani e incorniciano l'elegante entrata all'ampio porticato che interessa il piano terra.

Fiorentini House The house was erected in the period 1900-1910 at the intersection of Dante square and XX settembre square, to designs by the engineer Giuseppe Passerini. Casa Fiorentini clearly shows Art-Nouveau features, both in the decoration and in the curved façade: along the corner are three richly ornamented balconies which underline the three stories and frame the elegant entrance, leading to the beautiful porticoed courtyard on the ground floor.

Casa BottacchiPoco oltre Casa Fiorentini e sempre sul lato sinistro di Via XX Settembre, Casa Bottacchi appare caratterizzata dalla presenza di un importante portico, ideale proseguimento di quello di Casa Fiorentini e tratto comune dell'architettura di molti palazzi del centro novarese. In puro stile liberty sono poi le numerose decorazioni in cotto che circondano le finestre del palazzo e che conferiscono un certo "movimento" alla facciata in stile neorinascimentale.

Bottacchi House A short distance from Casa Fiorentini, on the same side of XX Settembre square, stands the Casa Bottacci, characterized by an imposing portico (which looks as an ideal extension of the portico of Casa Fiorentini) a feature typical to most of the palaces in the center of Novara. The terracotta decorations surrounding the windows are in the Art-Nouveau style; they enliven the façade, in the mock-Renaissance style.

Bossi House
Opera di Alessandro Antonelli (1860), costituisce la massima testimonianza dell'attività novarese dell'architetto di Ghemme, nel campo dell'edilizia privata. L'edificio esprime con vigore le caratteristiche di gusto neoclassico presenti nelle costruzioni antonelliane.

Bossi House Built to designs by alessandro Antonelli (1860), this house is considered to be the most outstanding private building ever realized in Novara by the architect from Ghemme. Casa Bossi is clearly representative of the Neo-classical taste and of the style of the famous architect.

Casa Quaroni
Splendida testimonianza del liberty a Novara, si trova sul Baluardo Quintino Sella al n¡ 28. L'ampia finestra circolare al centro della facciata presenta una decorazione floreale a piccole rose, che richiama coevi stilemi tedeschi. Il progetto è dell'ingegner Mario Rosina, autore anche di Casa Della Piana, all'inizio di Corso della Vittoria.

Quaroni House
A splendid example of the Art-Nouveau style in Novara, this house stands at n.28 of Baluardo Quintino Sella. The large circular window in the center of the façade with a decoration of small roses clearly reminds of contemporary German motifs. The house was designed by engineer Mario Rosina, who also designed Casa Della Piana, at the beginning of Corso della Vittoria.

Palazzo BelliniNotevole edificio dei primi anni del XVI secolo, passò dalla famiglia dei Tornielli a quella dei Bagliotti, alla fine del '600, e divenne quindi dei Bellini nel 1751. Napoleone vi alloggiò nel maggio del 1800 e in una sua sala, il 23 marzo 1849, Carlo Alberto abdicò in favore di Vittorio Emanuele II. Ricco l'arredamento e interessante la collezione di quadri. Dal 1900 è proprietà e sede della Banca Popolare di Novara.

Bellini palaceThis notable building from the first years of the 16th century belonged originally to the tornielli family; it passed to the Bagliottis in the late 17th century, and was bought by the Bellinis in 1751. Napoleon stayed here in May 1800 and in one of the rooms, on 23 march 1849, charles albert abdicated in favor of Victor Emmanuel II. The splendid furnishings include an interesting collection of paintings. From 1900 to the house is the headquarters of the Banca popolare di Novara.

Chiesa di San Marco
Fu costruita su disegno di Lorenzo Binago dai padri Barnabiti, a partire dal 1607. Contiene importanti e pregevoli opere del XVII e XVIII secolo, alcune delle quali firmate da Procaccini, da Daniele Crespi, e dal Moncalvo. Raffinate opere di intaglio sono i confessionali e il pulpito. Nel 1634 si affiancò alla chiesa il nuovo convento, ora sede della Banca d'Italia.

St Marco churchThe "padri Barnabiti" begun the construction of the church in 1607, to designs by Lorenzo Binago. The church contains remarkable works of art dating from the 17th and the 18th century, including some paintings by Procaccini, Daniele Crespi, and Moncalvo. Note the exquisitely carved confessionals and pulpit. In 1634 the church was adjoined by a new monastery, today it is the headquarters of the Bank of Italy.

 

Casa Bottacchi / Bottacchi house

 

Casa Canobio / Canobio House


Casa CanobioEdificata nella graziosa Piazza delle Erbe, Casa Canobio è un tipico esempio di architettura civile del XV-XVI secolo. I recenti restauri hanno riportato alla luce frammenti di affreschi con motivi floreali e una serie di tondi in cotto con profili di Nerva e Galba (imperatori romani del I secolo d.C.), ideale rimando a quella classicità che fu tanto cara all'antico proprietario.

Canobio House Facing onto the charming “piazza delle erbe”, Casa Canobio is a typical example of the civil architecture in the 15th and 16th centuries. Recent restorations have uncovered fragments of frescoed garlands and some terracotta medallions portraying Nerva and Galba (Roman emperors from the 1 st century Ad), testimonies to the ancient owner’s love for the classical world.

Palazzo CabrinoSorto intorno al 1660, fu subito destinato a ospitare il governatore della città. Il comune lo acquistò solo nel 1732 e da allora è sede dell'Amministrazione cittadina. Nonostante le modifiche apportate nel corso dei secoli, la struttura appare sostanzialmente integra e il restauro (1985) ha recuperato, tra l'altro, gli affreschi del Montalto, nelle sale al primo piano.

Cabrino Palace
Built around 1660, this palace soon became the residence of the town governor. Acquired by the municipality in 1732, it houses today administrative offices. In spite of all the alterations carried out over the centuries, the building has preserved much of the original structure. A 1985 restoration has uncovered some frescoes by Montalto in the halls on the first floor.

Palazzo NattaEdificio cinquecentesco attribuito dai più a Pellegrino Pellegrini detto il Tibaldi, è oggi sede della Provincia e della Prefettura. L'impianto originale fu modificato nel XIX secolo con la sopraelevazione di un piano. All'angolo sinistro si eleva una torre medioevale, oggi torre civica dell'orologio.

Palazzo Natta
The designs of this 16th-century building are commonly attributed to Tibaldi (Pellegrino Pellegrini). The original structure was altered in the 19th century, when a new story was added. To the left corner stands a medieval tower, which is today the city clock tower. The palace is now occupied by the offices of the Province and Prefecture.

 

 

Palazzo Natta

 

Palazzo Medici

 

Chiesa della Madonna delle Grazie

Casa Della PortaE' certamente la più interessante testimonianza di arte gotica fiorita in Novara (Via Canobio, 6). Edificata nella seconda metà del XV secolo, è stata recentemente oggetto di restauro. Degne di nota sono le finestre, ad arco acuto, decorate con cornici in formelle di terracotta riproducenti motivi floreali e motivi a torciglioni.

Casa della portaThis is certainly the most interesting example of the Flamboyant Gothic style in Novara. Built in the second half of the 15th century, the house has recently been restored. Notable are the pointed-arch windows, framed by terracotta tiles adorned with garlands and spirals.

Palazzo MediciCostruito verso la metà del XVI secolo su progetto di Vincenzo Seregni, l'edificio (via Canobio, 5) è dotato di una facciata con decorazioni a bugnato e busti in stucco che occupano i timpani delle finestre. Le facciate prospicienti il cortile interno presentano analoghe decorazioni e lesene con capitelli ionici e corinzi.

Medici palaceBuilt around the mid-16th century to designs by Vincenzo Seregni, this building features a bossed stonework façade and stucco busts in the pediments over the windows. The façade overlooking the inner courtyard has a similar decoration, as well ad pilasters with ionic and Corinthian capitals.

Casa RognoniUbicata al n¡ 12 di Via Canobio, Casa Rognoni fu edificata nel XIV secolo. Alla fine del XV secolo risalgono invece la facciata e gli elementi decorativi che la caratterizzano. Questi ultimi sono soprattutto evidenti nelle cornici di formelle in terracotta dipinta che circondano le finestre ad arco acuto. In questo edificio ha luogo un'esposizione permanente del patrimonio familiare di Alessandra Rognoni e del marito; arredi, dipinti, ricami, abiti, strumenti professionali e giocattoli antichi furono donati (nel 1985) da Alessandra Rognoni alla città di Novara.

Rognoni House
Located in Canobio street, Casa rognoni was erected in the 14th century. The façade, dateing from the 15th century, has a distinctive decoration featuring frames of painted terracotta tiles surrounding pointed-arch windows. The building houses the permanent exhibition of the family treasures of Alessandra Rognoni and her husband, consisting of furniture, paintings, embroideries, fabrics, technical instrument, and old toys. These objects were donated to the town of Novara in 1985.

 

Casa Rognoni

 

San Nazzaro della Costa


Chiesa di OgnissantiSituata fra Vicolo Ognissanti e Via Silvio Pellico, la chiesa è una semplice costruzione in stile romanico, risalente ai primi anni del XII secolo. Notevolmente alterata nel corso del XVIII secolo con adattamenti barocchi, agli inizi degli anni Cinquanta, accurati restauri hanno restituito alla chiesa il suo aspetto originario. Si tratta di un edificio a tre navate (ciascuna di quattro campate), con abside semicircolare, dotato di un elegante tiburio ottagonale illuminato da monofore e bifore. L'interno è decorato da affreschi; fra questi, alla parete destra della prima campata, si segnala una Madonna col Bambino, attribuita a Giovanni de' Campi (1450 circa).

Ognissanti churchLocated between Vicolo Ognissanti and Silvio Pellico road, this church (dedicated to All saints) is a simple building in the Romanesque style, dating from the first years of the 12th century. Radically altered during the 18th century with the addition of Baroque ornaments, the church has been restored to its orginal appearance in the early 1950s. The building has a nave and two aisles (four bays each), with a semicircular apse including an elegant octagonal drum embellished by arched windows and gemel windows. Among the frescoes on the interior, note on the right wall the Madonna with Child attributed to Giovani de’ campi (1450)

Chiesa di Sant'EufemiaSituata in Via Magnani Ricotti, la barocca chiesa di Sant'Eufemia fu edificata nella seconda metà del '600. Nell'edificio a una sola navata, con transetto e coro, sono ospitati i pregevoli intagli lignei del pulpito barocco e un coro ligneo rococò. Fra i numerosi dipinti si segnalano il Martirio di un Santo di G. Piana, L'Assunta fra Santi di Agostino Sant'Agostino e il Sant'Omobono di Bartolomeo Vandoni.

St Eufemia churchLocated in Magnani Ricotti street, the Baroque church of St Eufemia was erected in the second half of the 17th century. The interior, a single nave with transept and choir, displays a Baroque pulpit with remarkable wooden carvings and a wooden Rococo choir. Among the paintings, there are the Martyrdom of a Saint by G. Piana, the Assumption of the Virgin among Saints by Agostino St Agostino and a portrait of St Amobono by Bartolomeo Vandoni.


 

Casa Della Porta / Della Porta House

 

Chiesa di Ognissanti: interno / Ognissanti church


Chiesa di San Pietro al RosarioEretta tra il 1599 e il 1618, fu sede dell'Ordine Domenicano a Novara, fino alla soppressione degli ordini religiosi voluta da Napoleone. L'edificio è a navata unica con sei cappelle laterali. Di rilievo la statua della Madonna che allatta il Bambino, del XV secolo, ricavata da un preesistente monumento di epoca romana, e la Vergine del Rosario del Procaccini (1625). Di grande interesse il ciclo di affreschi del Fiammenghino (1637), sopra l'altare maggiore e nell'abside, raffiguranti momenti della vita di San Pietro Martire.

St Pietro al rosario churchErected between 1599 and 1618, the church belonged to the Dominican order of Novara until the suppression of the religious orders under Napoleon rule. It is a single-nave building with six side chapels. It contains a beautiful 15th-century statue of the Madonna feeding the Child preserved from an ancient monument, and the Virgin of the rosary by Procaccini (1625). Of great artistic value is the series of frescoes by Fiammenghino (1637) above the main altar and in the apse, representing episodes from the life of St Pietro Martyr.

Ospedale MaggioreSituato lungo il Corso Mazzini, l'Ospedale Maggiore della Carità risale, per quanto riguarda il suo nucleo originario, alla prima metà del XVII secolo e fu costruito su disegni dell'architetto Francesco Soliva. L'edificio secentesco (in passato sede di locali di degenza e di servizio), a pianta quadrangolare, presenta sui quattro lati del cortile un duplice ordine di logge, con archi a tutto sesto su colonne binate. Attorno al nucleo originario si sviluppò nel corso dei secoli un notevole complesso di edifici, che vanta tra i suoi ideatori anche l'architetto Alessandro Antonelli. Su progetto di quest'ultimo, infatti, fu edificato (fra il 1856 e il 1864) l'imponente corpo ad L, presente nella zona interna del vasto complesso, adiacente alla chiesa. L'imponenza e la modernità dell'architettura antonelliana è ancora ben visibile, nonostante i recenti adattamenti e le nuove costruzioni.

City HospitalThe city hospital stands in Mazzini street. The original building, dating from the first half of the 17th century, was built to designs by the architect Francesco Soliva. The 17th century edifice, of square plan, features a courtyard entirely surrounded by a two-tier loggia, with round arches resting on coupled columns. A vast complex of edifices has developed over the centuries around the original building; Alessandro Antonelli was among the designers. To his plans was constructed (between 1856 and 1864) the imposing building on an L plan adjoining the church. The sense of sumptuousness and modernity typical to the architecture of Antonelli are still visible, in spite of the recent alterations and additions.

Chiesa di San Nazzaro della CostaCostruita tra il 1441 e il 1470 sull'impianto di un oratorio delle Clarisse documentato già nel XII secolo, fu oggetto di ampliamenti fino al 1520. In quegli anni si aggiunsero le tre cappelle di destra. Di particolare interesse sono gli affreschi di gusto tardo-gotico e rinascimentale raffiguranti la Crocifissione (nel coro), i Simboli dei Quattro Evangelisti (sulla volta) e i Santi (nella prima cappella). Un accento particolare va posto sull'Annunciazione della fine del XV secolo, recentemente emersa dopo accurati lavori di restauro e probabilmente riconducibile alla mano di Bernardino Zenale. L'annessa Abbazia, già citata in documenti del 1124, venne rimaneggiata per volere di San Bernardino da Siena e resturata in questo secolo; pregevoli sono i due chiostri. Visitabile su richiesta è il Museo del Risorgimento che dal 1965 espone armi e reperti provenienti dai luoghi della battaglia avvenuta il 23 marzo 1849 fra le truppe piemontesi e quelle austriache.

St Nazzaro Costa church
This church was erected between 1441 and 1470, on the remains of an ancient oratory of the Clarissae nuns, documented as far back as the 12th century. The building was repeatedly enlarged until 1520. From that period dates the addition of three chapels to the right. Noteworthy are the Lategothic and Renaissance frescoes representing the Crucifixion (in the choir), the Symbols of the Evangelists (in the vault) and Saints (in the first chapel). Particularly remarkable is the Annunciation attributed to Bernardino Zenale (end of the 15th century), recently discovered during a careful restoration. The adjoining Abbey, documented as far back as 1124, was altered by St Bernardino of Siena and has been restored in the 20th century; it has two beautiful cloisters. On request, you can visit the Museo del Risorgimento, opened in 1965, displaying weapons and finds from the site of the battle of 23 March 1849, opposing the Piedmontese and the Austrian armies.

Chiesa di Santa Maria alla BicoccaFu ultimata nel 1658 e sorge sul luogo dove già si trovava una piccola cappella, detta "degli Spagnoli", in cui si venerava la Madonna col Bambino, che ancor oggi costituisce la pala dell'altare maggiore, ora racchiusa in un'ancona lignea di gusto rinascimentale. Di pregio sono anche gli altari barocchi e gli arredi lignei.

St Maria alla bicocca Church
The church was completed in 1658, on the site of a small chapel named “of the Spanish”; this was consecrated to the worship of the image of the Madonna with Child now decorating the main altar, inserted in a wooden frame in the Renaissance style. Note also the Baroque altars and the wooden furnishings.

Ossario della BicoccaE' una costruzione di forma piramidale, progettata nel 1879 da Luigi Broggi e realizzata in pietra di Sarnico. Sorge sul luogo dove, il 23 marzo 1849, si tenne la battaglia che vide scontrarsi l'esercito piemontese e quello austriaco, comandato da Radetzky, con esiti infausti per i Piemontesi.

"Ossario della Bicocca"
This pyramidal construction, designes by Luigi Broggi in 1879, is built from Sarnico stone. It stands on the site of the battle which opposed the Piedmontese and the Austrian armies, the latter commanded by Radetzky, on 23 March 1849. the battle ended with the defeat of the Piedmontese army.

Chiesa della Madonna del LatteSplendidamente affrescata al suo interno, la chiesa della Madonna del Latte (la cui denominazione originaria era quella di Santa Maria della Scaglia) è un piccolo oratorio in mezzo alla campagna nei pressi di Gionzana. Al suo interno sono presenti affreschi del XV secolo che rappresentano i santi, la Vergine col Bambino e alcune scene della vita di Cristo. Sono inoltre interessanti gli affreschi che decorano l'abside e l'arco trionfale, in parte attribuiti a Tommaso Cagnoli e Daniele De Bosis, esponenti della pittura novarese.

Madonna del latte churchMagnifically frescoed on the interior, the church dedicated to the Madonna feeding the Child (originally named St Maria della Scaglia) is a small oratory in the open countryside surrounding Gionzana. The 15th-century frescoes on the interior represent Saints, the Virgin with child and some scenes from the Life of Christ. Also notable are the frescoes decorating the apse and the triumphal arch, in part attributed to tommaso Cagnoli and Daniele De Bosis, painters of the School of Novara

 

Chiesa della Madonna del Latte / Madonna del latte church

 

Cascina Isarno con Chiesa dei Santi Cosma e Damiano / Isarno farm


Tintoria Filatura RotondiIl nucleo produttivo della Tintoria Rotondi risale al 1887, quando fu costruito il primo edificio, al quale seguirono numerosi ampliamenti negli anni seguenti. Nel 1904 iniziarono i lavori della nuova Filatura, su progetto dell'ingegner Bronzini, il quale diede all'edificio una particolare monumentalità, per rispondere alla necessità di "nuova e potente immagine" richiesta dagli imprenditori dell'epoca.

Tintoria Filatura Rotondi
The Rotondi dye-works were founded in 1887, when the first building was erected; several enlargements were carried out in the following years. In 1904 begun the construction of the new department for yarn manufacture, to designs by the engineer Bronzini. He gave to the building a sense of monumentality, adequately reflecting the “new and powerful image” the industrialists requested in that period.

Cascina AvogadroAppena fuori dall'abitato, nei pressi di Vignale, sorge la cascina Avogadro, che deve il nome all'antica famiglia novarese che ne fu proprietaria. Il complesso, formato da edifici rurali e da un oratorio devozionale risalenti al XV secolo, è impreziosito dalla presenza di un ciclo di affreschi coevi che narrano la vita di San Gerolamo, cui l'oratorio è dedicato, e di altri Santi cari alla comunità locale. Gli autori del ciclo sono probabilmente da ricercarsi all'interno della bottega dei De Bosis, con cui la famiglia committente fu in contatto e a cui è riconducibile il gusto tardogotico delle composizioni.

Avogadro Farm The cascina Avogadro stands a short distance from town, near Vignale, and is named after the ancient family from Novara who had it built. The complex consists of some rural houses and an oratory from the 15th century. The church is embellished by some frescoes depicting scenes from the life of St Jerome, the saint to whom the oratory is dedicated.


Isarno Farm In direzione nord, fuori dall'abitato, sorge il complesso rurale della Cascina Isarno, di cui esiste una testimonianza già nell'840. All'interno del complesso sorge la chiesa dedicata ai Santi Cosma e Damiano, citata in una bolla di Innocenzo II nel 1132. La costruzione attuale mantiene nell'avancorpo l'antica struttura.

Cascina IsarnoThe farming estate Cascina Isarno, documented as far back as 840, lies a short distance from town, to the north. On the interior of the complex stands the church dedicated to the Saints Cosma and Damian, which is mentioned in a papal bull by Innocent II (1132). The original structure is preserved in the front building.