NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE
TITOLO V. RETI E INFRASTUTTURE PER LA MOBILITÀ
Art. 5.1. Classificazione delle strade
Art. 5.2. Segmento da integrare nel collegamento pedemontano
dell’Italia nord-occidentale
Art. 5.3. Percorso in variante a tracciato storico (connesso e contestuale
ai relativi interventi di riqualificazione ambientale e funzionale)
Art. 5.4. Percorso di connessione alla rete autostradale di aree urbane e di aree produttive
Art. 5.5. Principali interconnessioni con la rete locale di tracciati in variante
Art. 5.6. Principali punti di riorganizzazione degli svincoli autostradali
in connessione con la rete locale
Art. 5.7. Fascia di territorio interessata dal percorso della linea ad alta capacità
Art. 5.8. Tracciato ferroviario con previsione di incremento del traffico delle merci
con effetti sul territorio urbano
Art. 5.9. Previsione di nuovo tracciato ferroviario
Art. 5.10. Area riservata al C.I.M. ed al polo logistico novarese
Art. 5.11. Previsione di realizzazione di piattaforma logistica locale
Art. 5.12. Area di potenziamento delle funzioni di interscambio del trasporto delle persone
Art. 5.13. Ambiti da sottoporre a pianificazione unitaria ed integrata della mobilità locale


Art. 5.1.
Classificazione delle strade
1. - Obiettivi Classificare la rete stradale nel rispetto delle competenze amministrative ed indicare gli interventi per il suo completamento con riferimento alla funzionalità, alla sicurezza e alla compatibilità ambientale.
2. - Indirizzi Il P.T.P. individua la classificazione fondamentale della rete ed indica i principali interventi di completamento o nuova realizzazione dei tracciati.

    2.1. La classificazione prevista, e illustrata sulla tavola C) di piano, comprende:

    • Autostrade: A4 Torino-Milano, A26 Genova-Gravellona Toce;
    • Strade Statali: SS 32 Ticinese, SS 33 del Sempione, SS 336 dell’aeroporto della Malpensa, SS 341 Gallaratese, Collegamento esterno dell’abitato di Novara;
    • strade Regionali: Padana Superiore, della Lomellina, del lago d’Orta, Biellese;
    • strade Provinciali.

    2.2. In generale l’indirizzo del piano è volto alla necessità di eliminare gli attraversamenti urbani in condizioni di incompatibilità del traffico con la qualità urbana, allo sviluppo di politiche di sicurezza e moderazione del traffico.

3. - Direttive Le indicazioni relative alla previsione di nuovi tracciati di strade statali, regionali e provinciali, riportate in Tavola C) sono distinte in:
  • tracciati definiti, provvisti di progettazione approvata almeno al livello preliminare;
  • previsioni di tracciato in variante, privi di sviluppo tecnico-progettuale;
  • previsioni di nuovi tracciati, derivanti da indicazioni comunali ed inseriti nei P.R.G.C. vigenti.

    3.1. Le caratteristiche geometriche delle strade di completamento e di nuova costruzione devono corrispondere a quanto previsto dalla normativa nazionale, regionale e CNR.
    3.2. La previsione di variazioni dei tracciati definiti, sostitutive o integrative di quelli indicati dal piano, può essere introdotta da specifici piani di settore di scala provinciale o sovracomunale, o da progetti specifici predisposti da enti competenti, a condizione che ne sia dimostrato il processo logico e fondato di individuazione con particolare valutazione degli effetti funzionali ed ambientali e di relazione con il sistema insediativo e della mobilità; in tal caso la loro approvazione attraverso uno specifico provvedimento coinvolgente l’Amministrazione Provinciale (accordo di programma, conferenza dei servizi, accordo di pianificazione), costituisce automatico adeguamento del P.T.P.
    3.3. Gli strumenti di pianificazione locale possono prevedere tracciati di completamento e di nuova realizzazione della rete comunale, oltre a quelli indicati dal PTP, a condizione che risultino coerenti con la gerarchia della rete in esso individuata.

4. - Prescrizioni Nel caso di previsione di nuove infrastrutture per la viabilità in aree caratterizzate da qualità ambientale e paesaggistica, di cui ai precedenti art. 2.4, 2.6 e 2.7, i relativi progetti dovranno comunque essere corredati da specifici studi di impatto e dovranno tenere conto degli effetti di percezione visiva del territorio interessato.

    4.1. Nella progettazione di nuove strade e negli interventi di adeguamento della rete esistente, devono essere previsti manufatti di attraversamento per superare le barriere di separazione e ricomporre la continuità biologica del territorio, con particolare riferimento alla continuità dei corridoi ecologici indicati dal P.T.P.
    4.2. Con riferimento alla classificazione delle previsioni di nuova viabilità, si specifica quanto segue:

    • le indicazioni relative a tracciati definiti determinano salvaguardia;
    • le indicazioni relative a previsioni di tracciato in variante e di nuovi tracciati non determinano regime di salvaguardia, salvo quanto autonomamente disposto dai P.R.G. C. per il territorio di competenza.

    4.3. Tenendo conto dei limiti derivanti dalle caratteristiche del territorio e dei vincoli di salvaguardia posti dal P.T.P., i tracciati stradali indicati in Tavola C) devono ottemperare ai seguenti requisiti:

    • essere progettati in coerenza con le indicazioni di sviluppo degli insediamenti contenute negli strumenti di pianificazione locale;
    • selezionare adeguatamente le intersezioni con la rete locale, limitandone il numero ed evitando coincidenze con la viabilità di accesso alle unità edilizie private;
    • mantenere un livello di impatto acustico nei limiti di norma nei confronti dell’edilizia circostante;
    • mantenere nel corso del tempo (mediante norme e/o fasce di vincolo imposte dagli strumenti urbanistici) le caratteristiche progettuali di capacità, sicurezza e scorrimento del traffico.

    4.4. Le Amministrazioni Locali definiscono, per quanto di loro competenza all’interno degli strumenti di pianificazione, le caratteristiche e la gerarchia funzionale della viabilità locale, con riferimento ai seguenti parametri:

    • volumi di traffico;
    • caratteristiche dei veicoli;
    • zone e funzioni servite;
    • presenza di sedi destinate alla mobilità pedonale e ciclabile.

    4.5. Lungo le nuove strade extraurbane principali e secondarie non sono consentiti accessi privati a singole unità edilizie ad una distanza inferiore a 300 metri tra loro.
    4.6. Gli strumenti di pianificazione locale definiscono e selezionano i percorsi preferenziali di accesso alle funzioni a grande gravitazione di utenza (servizi pubblici di interesse provinciale e sovracomunale, strutture commerciali, aree di concentrazione di attività produttive, aree turistiche, aree di interscambio del trasporto delle persone).
    4.7. In sede di adeguamento della strumentazione urbanistica locale ai contenuti del presente Titolo delle NTA del PTP, e comunque in occasione della prima variante di PRG successiva all’approvazione del PTP, le tavole dei piani debbono individuare e perimetrare il limite di "centro abitato" ai sensi dell’art. 4 del Codice della Strada, ai fini della applicazione delle relative fasce di rispetto per la viabilità extraurbana.

Top


Art. 5.2.
Segmento da integrare nel collegamento pedemontano
dell’Italia nord-occidentale
1. - Obiettivi Individuazione del tracciato da riservare allo studio del collegamento pedemontano dell’Italia nord-occidentale.
2. - Indirizzi L’indicazione del tracciato di collegamento pedemontano riportata sulle tavole di P.T.P. é soggetta alla verifica di progettazione preliminare riguardante l’intero tracciato e le connessioni con il territorio della Provincia di Vercelli ad ovest e con la rete autostradale e il territorio della Regione Lombardia ad est.

    2.1. Nel caso di modificazione del tracciato riportato sulle tavole di P.T.P. dovranno essere contestualmente previste le interconnessioni con la rete classificata dal P.T.P. in categoria C.
    2.2. La progettazione preliminare deve essere accompagnata da studio di valutazione di impatto ambientale.

3. - Direttive Lungo il tracciato individuato dalle tavole di P.T.P., fino alla predisposizione del progetto preliminare, è istituita una fascia di rispetto di 30 metri per lato, misurata dal ciglio stradale esistente o dal tracciato indicato graficamente per i nuovi segmenti stradali.

    3.1. All’interno di tale fascia sono consentite esclusivamente opere relative all’adeguamento della sede stradale o alla realizzazione di infrastrutture ed impianti per servizi pubblici e/o di interesse pubblico, nonchè quanto previsto all’ art. 27 della L.R. 56/1977.s

4. - Prescrizioni A seguito della approvazione del P.T.P. gli strumenti urbanistici comunali provvedono ad individuare mediante variante al PRG, ai sensi dell’art. 17, comma 6 della L.R. 56/1977, i tracciati di cui al presente articolo e le relative fasce di rispetto.
Top


Art. 5.3.
Percorso in variante a tracciato storico
(connesso e contestuale ai relativi interventi
di riqualificazione ambientale e funzionale)
1. - Obiettivi Realizzare percorsi di trasferimento del traffico di attraversamento all’esterno dei centri abitati interessati, con miglioramento delle condizioni funzionali della mobilità e delle condizioni di sicurezza e compatibilità ambientale del traffico nelle aree urbane.
2. - Indirizzi Il tracciato individuato dalle tavole di P.T.P. è soggetto a verifica mediante progetto preliminare, accompagnato da studio di valutazione di impatto ambientale.

    2.1. Il progetto preliminare deve comprendere dati di analisi della dimensione e della tipologia dei flussi di traffico rilevati e stime della loro evoluzione nella proiezione ventennale.
    2.2. Il progetto preliminare deve comprendere la soluzione delle interconnessioni con la rete classificata dal P.T.P. in categoria B e C.

3. - Direttive Lungo il tracciato individuato dalle tavole di P.T.P., fino alla predisposizione del progetto preliminare, è istituita una fascia di rispetto di 30 metri per lato, misurata dal ciglio stradale esistente o dal tracciato indicato graficamente per i nuovi segmenti stradali.

    3.1. All’interno di tale fascia sono consentite esclusivamente opere relative all’adeguamento della sede stradale o alla realizzazione di infrastrutture ed impianti per servizi pubblici e/o di interesse pubblico, nonchè quanto previsto all’ art. 27 della L.R. 56/1977.

4. - Prescrizioni A seguito della approvazione del P.T.P. gli strumenti urbanistici comunali provvedono ad individuare mediante variante al PRG, ai sensi dell’art. 17, comma 6 della L.R. 56/1977, i tracciati di cui al presente articolo e le relative fasce di rispetto.
Top


Art. 5.4.
Percorso di connessione alla rete autostradale
di aree urbane e di aree produttive
1. - Obiettivi Realizzare percorsi preferenziali per i principali flussi di traffico con origine/destinazione da/per la rete autostradale.
2. - Indirizzi Il P.T.P. individua i principali percorsi di accesso alla rete autostradale per gli insediamenti a più elevata generazione di traffico (aree urbane ad elevata densità insediativa e di funzioni di interesse generale ed aree produttive principali).

    2.1. I tracciati indicati sulle tavole di P.T.P. sono oggetto di specifico approfondimento nell’ambito degli strumenti di pianificazione, in modo tale da garantire la fluidità del traffico e da canalizzare il traffico pesante all’esterno dei centri abitati.

3. - Direttive Gli strumenti di pianificazione urbanistica locale e i piani del traffico predispongono un’organizzazione del sistema viario che si basa sulla priorità al traffico di connessione tra gli accessi alla rete autostradale e le aree urbane a medio-alta densità insediativa e/o le aree di concentrazione di attività produttive e di servizio.
3.1. Il dimensionamento delle sezioni stradali e delle intersezioni (e le relative tipologie) deve essere effettuato mediante analisi dei flussi di traffico in considerazione delle caratteristiche extraurbane dei collegamenti stradali oggetto del presente articolo, la mobilità ciclopedonale è esclusa, salvo predisposizione di sede propria.

    3.2. Eventuali previsioni insediative degli strumenti urbanistici vigenti in corrispondenza dei percorsi di connessione alla rete autostradale individuati sulle tavole di P.T.P. devono essere provviste di idonea pianificazione delle intersezioni, evitando in tutti i casi possibili accessi diretti privi di corsie di selezione per l’immissione e/o la svolta.
    3.3. Lungo il tracciato individuato dalle tavole di P.T.P., fino alla predisposizione del progetto preliminare, è istituita una fascia di rispetto di 30 metri per lato, misurata dal ciglio stradale esistente o dal tracciato indicato graficamente per i nuovi segmenti stradali.
    3.4. All’interno di tale fascia sono consentite esclusivamente opere relative all’adeguamento della sede stradale o alla realizzazione di infrastrutture ed impianti per servizi pubblici e/o di interesse pubblico, nonchè quanto previsto all’ art. 27 della L.R. 56/1977.

Top


Art. 5.5.
Principali interconnessioni con la rete locale di tracciati di variante
1. - Obiettivi Selezionare i punti privilegiati di intersezione tra i nuovi tracciati in variante e la rete locale.
2. - Indirizzi Il P.T.P. individua i principali punti di intersezione tra la rete locale ed i tracciati in variante.

    2.1. Tali punti costituiscono le intersezioni selezionate quale unico punto di relazione tra i tracciati in variante e la rete locale.
    2.2. Le intersezioni devono essere progettate con l’obiettivo della massima fluidificazione del traffico privilegiando regimi a rotatoria.

3. - Direttive Le principali interconnessioni individuate sulle tavole di P.T.P. potranno essere oggetto di approfondimento, integrazioni e modifiche in base agli strumenti di pianificazione del traffico elaborati in sede locale, attraverso specifico studio della viabilità contenuto nei P.R.G., a seguito di progettazione preliminare della infrastruttura.

    3.1. La progettazione delle interconnessioni dovrà essere oggetto di progettazione secondo criteri di sicurezza, qualità urbana e adeguata funzionalità, privilegiando tipologie con la minore occupazione di suolo possibile.

Top


Art. 5.6.
Principali punti di riorganizzazione degli svincoli autostradali
in connessione con la rete locale
1. - Obiettivi Realizzazione di adeguate caratteristiche funzionali e di sicurezza in corrispondenza delle intersezioni della rete con le piste di ingresso/uscita dai caselli autostradali.
2. - Indirizzi In considerazione degli obiettivi di concentrazione degli insediamenti produttivi, in corrispondenza dei caselli autostradali deve essere prevista la razionalizzazione funzionale e la messa in sicurezza delle intersezioni tra la rete, la cui gerarchia è illustrata sulla tavola C) di P.T.P., e i tracciati di ingresso/uscita dall’autostrada.

    2.1. Contestualmente deve essere previsto il miglioramento dell’inserimento ambientale delle infrastrutture con abbattimento delle forme di inquinamento acustico e delle emissioni nell’aria.

3. - Direttive Ai fini della loro valorizzazione in funzione di "porta" di accesso agli insediamenti, nelle aree circostanti le intersezioni gli strumenti di pianificazione locale potranno prevedere la localizzazione di infrastrutture di servizio comprendenti aree di sosta attrezzate con attività di assistenza ai veicoli e attrezzature di accoglienza e informazione per il personale addetto alle attività di trasporto.
4. - Prescrizioni A seguito della approvazione del P.T.P. ed in sede di adeguamento alle disposizioni dello stesso, gli strumenti urbanistici comunali provvedono ad individuare mediante variante al PRG, ai sensi dell’art. 17, comma 6 della L.R. 56/1977, le aree di cui al presente articolo e le relative fasce di rispetto.
Top


Art. 5.7.
Fascia di territorio interessata dal percorso della linea ad alta capacità
1. - Obiettivi Individuare e preservare la sede utile per la collocazione della linea ad alta capacità.
2. - Indirizzi Ai fini della realizzazione del nuovo tracciato della linea ferroviaria ad alta capacità sulle tavole di P.T.P. è individuata una fascia di salvaguardia in affiancamento al lato sud della autostrada A4 della profondità di 60 m.

    2.1. Ai fini della scelta del tracciato di interconnessione della linea ad alta capacità con la stazione ferroviaria di Novara, sulle tavole di P.T.P. sono individuati due percorsi risultanti dallo stato attuale di progettazione.

3. - Direttive Le fasce individuate sono oggetto di vincolo d’uso esclusivo per la realizzazione della linea ad alta capacità.

    3.1. Fino alla definitiva approvazione del progetto della linea ad alta capacità e delle relative interconnessioni, nella fascia di 60 m., misurata a partire dalla linea indicata sulle tavole di P.T.P. su entrambi i lati, è esclusa la nuova costruzione di edifici e manufatti permanenti ad eccezione di interventi di adeguamento di reti ed infrastrutture coerenti con la previsione di progetto della linea stessa, di opere per l’esercizio di attività agricole, di opere conseguenti ad esigenze di sicurezza o di ripristino, ricostruzione e manutenzione di edifici e manufatti preesistenti.
    3.2. La definitiva approvazione del tracciato della linea ad alta capacità e delle relative interconnessioni e opere complementari costituirà variante al P.T.P., escludendo dai vincoli relativi le parti di territorio non interessate dal progetto definitivo.

4. - Prescrizioni Dalla data di approvazione del PTP non possono essere consentiti ed autorizzati interventi in contrasto con le specificazioni di cui ai commi precedenti, all’interno della fascia di rispetto di cui al comma 3.1.
4.1. In sede di adeguamento della strumentazione urbanistica ai contenuti del P.T.P., e comunque in occasione della prima variante successiva all’approvazione del P.T.P., i Comuni interessati sono tenuti a riportare nelle planimetrie di piano la prescritta fascia di rispetto con le relative limitazioni normative.
Top


Art. 5.8.
Tracciato ferroviario con previsione di incremento
del traffico delle merci con effetti sul territorio urbano
1. - Obiettivi Intervenire per attenuare gli effetti ambientali e funzionali indotti dall’incremento del traffico ferroviario.
2. - Indirizzi Il P.T.P. indica la necessità di mettere in atto interventi di attenuazione dell’impatto ambientale nei confronti degli insediamenti e della funzionalità di esercizio nei confronti della rete prodotti dall’incremento atteso di traffico merci su ferro lungo le linee di collegamento alle trasversali alpine del Sempione e del Gottardo, con particolare effetto sulle aree urbane.
3. - Direttive Lungo le tratte individuate sulle tavole di P.T.P., gli strumenti della pianificazione locale devono contenere l’analisi degli impatti attesi e limitare le previsioni insediative alle condizioni di compatibilità risultanti.

    3.1. Attraverso le norme di attuazione dei PRG devono essere prescritti i provvedimenti da mettere in atto per l’attenuazione dell’impatto acustico verso le aree, limitrofe alle tratte indicate sulle tavole di P.T.P., aventi destinazioni d’uso che comportano la permanenza continuativa di persone.
    3.2. Gli strumenti di pianificazione locale e/o i piani del traffico devono indicare gli interventi sulla rete della mobilità locale in grado di migliorare la funzionalità del traffico, con particolare riferimento al superamento dei passaggi a livello.

4. - Prescrizioni Ai sensi dell’art. 49 del D.P.R. 11/07/1980 n° 753 lungo le tratte di cui al presente articolo non sono ammesse deroghe alle fasce di rispetto minime di 30 m a partire dalla rotaia più esterna nel caso di nuova costruzione o ricostruzione di edifici esistenti.

    4.1. L’Amministrazione Provinciale predispone, attraverso il coordinamento delle Amministrazioni Comunali interessate mediante preventivo "accordo di pianificazione", un apposito piano tecnico esecutivo comprendente le opere di attenuazione dell’impatto fonico e le opere per la realizzazione di attraversamenti della linea ferroviaria con esclusione dei passaggi a livello.

Top


Art. 5.9.
Previsione di nuovo tracciato ferroviario
1. - Direttive Le aree individuate per la costruzione del nuovo tracciato della linea Novara-Domodossola in corrispondenza dell’abitato di Gozzano sono oggetto di vincolo esclusivo; su tali aree non é consentita nessuna nuova costruzione di edifici o manufatti, con esclusione di quanto destinato a realizzare o completare l’infrastruttura ferroviaria.
2. - Prescrizioni Ai sensi dell’art. 49 del D.P.R. 11/07/1980 n° 753 lungo la tratta di cui al presente articolo non sono ammesse deroghe alle fasce di rispetto minime di 30 m a partire dalla rotaia più esterna nel caso di nuova costruzione, ricostruzione o ampliamento di edifici esistenti
Top


Art. 5.10.
Area riservata al C.I.M. e al polo logistico novarese
1. - Obiettivi Consolidare la presenza del centro intermodale e sviluppare il sistema di offerta di servizi logistici e trasportistici; riqualificare le aree produttive al contorno per guidare al meglio processi di trasformazione urbana di forte rilevanza territoriale.
2. - Indirizzi Il PT.P. individua sulle Tavole B) e C) l’area destinata ad ospitare il C.I.M. e l’area di localizzazione delle strutture per i servizi logistici e produttivi nel quadrante nord-est della città di Novara.

    2.1. L’assetto dell’area deve definire il potenziamento delle strutture del C.I.M., la riorganizzazione dei raccordi ferroviari e delle interconnessioni delle linee Alta Capacità, FS e FNM, le modalità per promuovere la riqualificazione ambientale, il riuso funzionale delle aree produttive dismesse del quadrante nord-est della città di Novara, in funzione delle attività logistiche e produttive, dei servizi e del sistema dei trasporti, completando il sistema delle connessioni intermodali con il trasporto su gomma, e valorizzando il polo della ricerca scientifica-tecnologica.

3. - Direttive L’area individuata sulle tavole di P.T.P. é oggetto di vincolo esclusivo per le destinazioni intermodali, della logistica, della produzione e del terziario di servizio (non commerciale per grandi superfici).

    3.1. La pianificazione locale, mediante specifici strumenti urbanistici esecutivi di iniziativa pubblica, estesi ad ambiti omogenei all'interno dell'area perimetrata da definirsi con ricorso ad appositi "accordi di pianificazione" tra Comuni interessati e Provincia, definisce le previsioni relative a: reti infrastrutturali, viabilità, ferrovia, aree per le funzioni produttive, di servizio, logistiche, trasportistiche, polo scientifico-tecnologico.

4. - Prescrizioni Dalla data di adozione del PTP gli interventi nell'area sono subordinati all'accordo di pianificazione attraverso il quale sarà definito il perimetro dell'ambito omogeneo ed il tipo di strumento esecutivo da attivare.
Sono fatte salve le previsioni della strumentazione urbanistica vigente e/o adottata; in tutto il perimetro individuato possono essere ammessi interventi di completamento esclusivamente per attività produttive, trasportistiche, della logistica e del terziario di servizio (non commerciale) esistenti: tale prescrizione si applica anche alle eventuali trasformazioni d'uso di aree dismesse.
Top


Art. 5.11.
Previsione di realizzazione di piattaforma logistica locale
1. - Obiettivi Realizzare una piattaforma di interscambio ferro/gomma per la movimentazione delle merci nel comprensorio industriale di Borgomanero/S.Maurizio d’Opaglio.
2. - Indirizzi A seguito della realizzazione del nuovo tracciato ferroviario sulla linea Novara-Domodossola (eliminazione della "gobba" di Gozzano) su parte del sedime dismesso si localizza la struttura di interscambio per il trasporto delle merci nella forma di una piattaforma attrezzata per lo scambio modale ferro-gomma al servizio del distretto produttivo dell’area nord della provincia.
3. - Direttive La pianificazione urbanistica locale, anche mediante apposito "accordo di pianificazione" coordinato dalla Provincia di Novara, definisce la localizzazione con particolare riferimento alla compatibilità ambientale e all’organizzazione della viabilità di accesso.
Top


Art. 5.12.
Aree di potenziamento delle funzioni di interscambio
del trasporto delle persone
1. - Obiettivi Rafforzare le funzioni di interscambio ferro/gomma per il trasporto delle persone.
2. - Indirizzi Il P.T.P. individua tre localizzazioni delle aree destinate a concentrare l’interscambio tra le modalità di trasporto:
  • area di Novara di interscambio tra il trasporto individuale e pubblico su gomma e il trasporto ferroviario;
  • area di Borgomanero di interscambio tra il trasporto individuale e pubblico su gomma e il trasporto ferroviario;
  • area di Arona di interscambio tra il trasporto individuale e pubblico su gomma, il trasporto ferroviario e il trasporto per via d’acqua (con particolare riferimento alla funzione turistica).
3. - Direttive Nelle aree indicate dal P.T.P., gli strumenti di pianificazione locale prevedono il rafforzamento dei servizi connessi con il trasporto delle persone e il potenziamento delle aree a parcheggio di interscambio.
4. - Prescrizioni A seguito della approvazione del P.T.P., gli strumenti di pianificazione locale, in sede di adeguamento alle indicazioni del P.T.P. con le procedure di cui all’art. 17 comma 6 della L.R. 56/1977 e comunque in occasione della prima variante successiva alla sua approvazione, individuano e vincolano ad uso esclusivo le aree, i manufatti e gli edifici necessari per realizzare le infrastrutture ed i servizi destinati al potenziamento dei punti di interscambio modale.
Top


Art. 5.13.
Ambiti da sottoporre a pianificazione unitaria
ed integrata della mobilità locale
1. - Obiettivi Predisporre strumenti di pianificazione della mobilità in ambiti omogenei, coerenti con gli effettivi bacini di gravitazione ed utenza prevalentemente locale.
2. - Indirizzi Il P.T.P. individua i seguenti ambiti omogenei di pianificazione della mobilità:
  • ambito dei Comuni di Borgomanero, Cureggio, Briga Novarese, Gozzano, S.Maurizio d’Opaglio;
  • ambito dei Comuni di Arona, Dormelletto, Castelletto Ticino, Oleggio Castello, Paruzzaro, Invorio;
  • ambito dei Comuni di Novara, Trecate, Galliate, Romentino, Cameri, Cerano, Sozzago, S.Pietro Mosezzo, Biandrate.
3. - Direttive Le Amministrazioni Comunali il cui territorio ricade all’interno degli ambiti territoriali individuati formano i Piani Generali del Traffico Urbano con il coordinamento del Comune capofila.
4. - Prescrizioni Ai sensi delle "Direttive per la redazione, adozione ed attuazione dei piani urbani del traffico" del Ministero LL.PP., i PGTU dovranno contenere specifici provvedimenti e misure per la compatibilità ambientale, lo sviluppo di forme di trasporto alternative all’uso dell’auto privata, la tutela delle cosiddette "utenze deboli".
Top