LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE, COMPRESE LE MGF (MUTILAZIONI GENITALI FEMMINILI) HA ORIGINE DA STRUTTURE SOCIALI FONDATE SULLA DISUGUAGLIANZA FRA I SESSI E SU RAPPORTI DI FORZA, DOMINIO E CONTROLLO SQUILIBRATI, IN CUI LA PRESSIONE SOCIALE E FAMILIARE È ALLA BASE DELLA VIOLAZIONE DI UN DIRITTO FONDAMENTALE COME IL RISPETTO DELL’INTEGRITÀ PERSONALE.

L’ABBANDONO DI QUESTA PRATICA NON È UNA DECISIONE PURAMENTE INDIVIDUALE E RAZIONALE, MA UNA SCELTA NELLA QUALE ENTRANO IN CAMPO DIMENSIONI CULTURALI, SOCIALI, RELAZIONALI, PSICOLOGICHE ED AFFETTIVE COMPLESSE.

LA PROVINCIA DI NOVARA VUOLE SOSTENERE QUESTA LINEA DI AZIONE, ATTRAVERSO L’ORGANIZZAZIONE DI CORSI DI AGGIORNAMENTO AGLI INSEGNANTI DI SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO PER DIFFONDERE LA NORMATIVA SULLA MGF E PER FORMARE GLI STESSI INSEGNANTI A PREVENIRE IL FENOMENO.
INFATTI LA SCUOLA È UN IMPORTANTE CONTESTO DI INTEGRAZIONE SOCIALE SIA PER LE BAMBINE IMMIGRATE CHE PER LE LORO FAMIGLIE. INOLTRE, GLI INSEGNANTI, CON CUI LE BAMBINE TRASCORRONO MOLTE ORE DELLA GIORNATA, POSSONO SVOLGERE UNA FUNZIONE ALTRETTANTO IMPORTANTE PER INTERCETTARE I CASI DI MGF SULLE PROPRIE ALUNNE.

IL PROGETTO PROPONE DI COSTRUIRE UN AMBIENTE SOCIO-CULTURALE CHE FAVORISCA IL CAMBIAMENTO DEI COMPORTAMENTI DEI/DELLE MIGRANTI DI ORIGINE AFRICANA RISPETTO ALLA PRATICA DELLE MUTILAZIONI GENITALI FEMMINILI.
L’ATTIVITÀ DI FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI E DEGLI OPERATORI PERMETTERÀ DI PREVENIRE E CONTRASTARE IL FENOMENO.

IL PROGETTO SARÀ ESTESO AI MEDIATORI CULTURALI, AGLI ASSISTENTI SOCIALI E SANITARI, AGLI OPERATORI DI VOLONTARIATO, DI ENTI ED ISTITUZIONI.

PER TALE PROGETTO È STATO OTTENUTO UN CONTRIBUTO DI € 10.000,00 DA PARTE DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI – DIPARTIMENTO PARI OPPORTUNITÀ