RISORSE
  • Abitanti:
    Inhabitants number :
    16.554

    Superficie:
    Surface
    kmq: 38,42

    Altitudine:
    Altitude:
    136 m

    Denominazione abitanti:
    Inhabitants:
    trecatesi

    Altri paesi:
    Towns:
    S. Martino

    Cascine:
    Farms:
    Bettole sotto,
    Bettolina,
    Borando,
    Cardana,
    Casa Bianca,
    Cascina Nuova,
    Colonga,
    Fausta,
    Fusetta,
    Gambalotta,
    Incasate,
    Inglesa,
    La Cicogna,
    La Fornace,
    La Possione,
    Luserta,
    Magazzeno,
    Massera,
    Milorta,
    Milortina,
    Parazzolone,
    Pozzaccio Nuovo,
    Pozzaccio Vecchio,
    Regina,
    Roncato,
    Soldagnina


    Patrono:
    Patron:
    S. Cassiano e S. Clemente

    Mercato:
    Market:
    mercoledì / wednesday

    Telefono:
    Phone:
    0321
    (Town Hall 0321 776311)

    Cap:
    Postal code:
    28069

    Sito web: www.comune.
    trecate.no.it


    e-mail: urp@comune.
    trecate.no.it

TURISMO
TRECATE


Probabilmente antico insediamento riconducibile alla civiltà di Golasecca e alle invasioni celtiche del IV secolo a.C., Trecate fu sicuramente abitata in età romana. Un documento, datato 840, attesta l'appartenenza del comune alla Diocesi di Novara; la posizione strategica, nei pressi del fume Ticino e lungo la direttrice verso Milano, condizionò moltissimo la storia del borgo nel periodo medioevale, che vide un alternarsi di passaggi di proprietà: i Visconti e gli Sforza per far parte, infine, dei domini del Ducato di Milano che dal 1535 passò sotto il dominio degli Spagnoli. L'economia trecatese, oltre all'agricoltura, ha visto nel tempo uno sviluppo industriale negli ambiti tessile e chimico, grazie anche all'oleodotto proveniente da Novi Ligure.

Trecate was certainly inhabited in Roman times. A document, dated 840, confirming membership of Trecate to the Novara Diocese. The town was under the possession of Visconti, Sforza, Ducato di Milano and Spagnoli.
Trecate was an agricultural and industrial center.



 

Piazza Cavour: Palazzo Comunale / Town hall in Cavour square

 

Il Convento della Chiesa di S. Francesco / St Francesco church

Chiesa ParrocchialeLa parrocchiale dedicata a Santa Maria Assunta è situata nel centro del paese. Le forme odierne sono il risultato di numerosi e importanti ampliamenti e restauri avvenuti nel corso dei secoli e in particolare nel XIX e XX secolo.
La sua origine è però molto antica, probabilmente risalente al XIV secolo. A suffragare l'ipotesi di questa datazione è rimasto, nella navata centrale, un pilastro cilindrico in cotto decorato con un affresco rappresentante Santa Caterina d'Alessandria. Ora, la parrocchiale si presenta con facciata neoclassica preceduta da un portico, progettata dall'architetto Melchioni nell'anno 1826. All'interno dell'edificio risulta di grande effetto l'altare maggiore in marmi policromi, progettato da Cesare Fiori nel 1691. è un altare di grandi dimensioni a forma piramidale, sul quale è situato un baldacchino sorretto da sei colonne tortili di marmo nero, contenente un gruppo marmoreo molto suggestivo, datato 1707, raffigurante l'Assunta attorniata da Angeli. Lo scurolo di San Clemente, ove sono raccolte le reliquie del Santo Patrono, presso la parrocchiale, fu edificato su progetto dell'architetto Francesco Croce nel 1759. Di grande pregio sono gli affreschi che decorano il tempietto, opera di Lorenzo Peracino, che peraltro progettò anche l'urna di San Clemente; le opere sono tutte datate 1761 e illustrano temi sacri biblici.

Parish churchThe parish church dedicated to the Assumption of the Virgin Mary stands in the center. The church we can see today is the result of several radical alterations carried out over the centuries, especially in the 19th and 20th centuries. The church was founded in early times, possibly in the 14th century; this may be confirmed by the round pillar preserved in the nave, decorated with a fresco representing St Catherine of Alexandria. The parish church features today a Neo-classical façade preceded by the architect Melchioni in 1826. On the interior note in particular the main altar of polychrome marbles, designed by Cesare Fiori in 1691. This imposing structure of pyramidal shape, surmounted by a canopy resting on six salomonica columns of black marble, encloses an impressive marble group from 1707, depicting the Assumption of the Virgin Mary surrounded by angels. The “scurolo” of St Clemens contains the relics of the patron saint; it was erected to designs by the architect Francesco Croce in 1759. Remarkable are the frescoes by Lorenzo Peracino (who also designed the urn of St Clemens) decorating the small temple; they date from 1761 and represent scenes from the Bible.

 

 

 

La Chiesa parrocchiale / Parish church

 

La Chiesa parrocchiale /Parish church interior

 

Chiesa di S. Francesco / St Francesco paint

Chiesa e Convento di San FrancescoGià nel 1494 si ha notizia dell'insediamento di un primo gruppo di frati nel convento ormai abbandonato dalle Monache Umiliate, già presenti nel borgo dal XIII secolo. Ma solo nel 1514 fu consacrata la sede conventuale con la nuova dedicazione a San Francesco.
Nel corso del XVII secolo l'edificio fu completamente trasformato fino ad assumere l'aspetto odierno. Del convento si conserva parte del primo chiostro, riccamente affrescato nella seconda metà del XVII secolo con episodi della vita di San Francesco. I restauri all'interno della chiesa, avvenuti nel 1985, hanno riportato alla luce affreschi cinquecenteschi attribuiti a Giovan Battista Crespi detto il Cerano. Secondo gli studiosi, il frammento di affresco collocato nel lunettone sulla parete destra del presbiterio fu realizzato dal Cerano, probabilmente negli ultimi anni del XVI secolo, e viene considerata una sua opera giovanile. Ancora ben visibile, rappresenta la Conversione di San Paolo: secondo alcuni documenti pare fosse stato commissionato dalla allora potente famiglia trecatese dei Cicogna. Di pregio sono anche gli affreschi che decorano la volta sovrastante il coro, ove sono raffigurate scene bibliche opera di Francesco Nuvolone e collocabili intorno alla metà del XVII secolo, anni in cui il pittore milanese, coordinato dal fratello minore Giuseppe, si esprime al Sacro Monte di Orta.

St Francesco churchThe settlement of a group of friars on this site is documented from 1494; they occupied an ancient convent formerly inhabited by the Humiliate Nuns, who had been living in the village since the 13th century. Only in 1514, however, the convent was consecrated to St Francis. A renovation done in the 17th century gave the building its present appearance. From the ancient convent only a part of the first cloister survives, richly frescoed the second half of the 17th century with episodes from the life of St Francis. A restoration of the interior of the church carried out in 1985 led to the discovery of 16th century frescoes attributed to Cerano. According to experts, the fragment of fresco enclosed in the large lunette on the right wall of the presbytery is an early work by Cerano, probably dating from the last years of the 16th century. The subject is recognizable and represents the Conversion of St Paul; some documents report that the fresco was commissioned by the powerful Cicogna family from Trecate. Also notable are the frescoes by Francesco Nuvolone decorating the vault of the choir: they depict scenes of the Bible, and can be dated from the mid-17th century; in that period the Milanese painter, in cooperation with his younger brother Giuseppe, was decorating the Sacro Monte of Orta.

Santuario della Madonna delle GrazieDi questo santuario, situato in zona periferica nei pressi della statale n.11, non si conosce l'origine: si sa comunque che venne riedificata nel 1522. L'edificio è da sempre meta di pellegrinaggi ed è ricordato per la bella immagine raffigurante la Madonna delle Grazie, ora collocata sopra l'altare settecentesco come pala, opera di maestri novaresi di scuola lombarda del XVI secolo.

Madonna delle grazie sanctuaryThe origins of this sanctuary at the edge of town, a short distance from the state road n.11, are unknown; we only know that it was reconstructed in 1522. A traditional center of pilgrimage, the sanctuary is renowned for the lovely image of the Madonna delel Grazie, a 16th century work by Novarese masters of the Lombard school, now the altarpiece of the 18th century altar.

Cascine BettoleSituate fuori dall'abitato, al confine con il comune di Romentino, le Cascine Bettole sono un interessante esempio di insediamento rurale ottocentesco. I fabbricati delle cascine sono distribuiti intorno al cortile centrale, la "corte". Sulla facciata della porcilaia campeggia un bel rosone nel cui centro è inserita la data 1871. Vi è anche un oratorio, non più aperto al culto, dedicato a San Francesco da Paola e a Sant'Antonio abate.

Cascine Bettole
This farming complex is located a short distance from town, close to the border with the commune of Romentino. The Cascine Bettole is considered to be an interesting example of 19th century farming estate. The buildings are arranged to form a central courtyard, the “curtis”. The front of the pigsty features a nice rose window with the date 1871. The complex includes an oratory, now deconsecrated, once dedicated to St Francis of Paula and St Anthony the Abbot.

 

 

Cascina Bettole

Santuario della Madonna delle Grazie / Madonna delle grazie sanctuary

 

Centrale elettrica PorrazziLa centrale fu progettata nei primi anni del Novecento dall'architetto Piero Portaluppi. L'edificio costituisce un interessante esempio di archeologia industriale nel territorio novarese. Degne di nota sono le decorazioni a losanghe delle pareti esterne, oltre al disegno ricorrente di pentagoni nelle finestre e nel portone d'ingresso.

Porazzi power stationThis power station, designed in the early 20th century by the architect Piero Portaluppi, is an interesting example of industrial archaeology. Notable are the lozenge motifs on the exterior, as well as the pentagon pattern decorating the windows and the entrance portal.

Oratorio della Confraternita del GonfaloneNei pressi della parrocchiale e della chiesa di San Francesco sorge l'oratorio dedicato a Santa Maria del Gonfalone, sede della omonima Confraternita. A trecate, come in altre località, le Confraternite ebbero molta importanza nel periodo tra il XV e il XVIII secolo, non solo dal punto di vista religioso, ma soprattutto da quello sociale. Era infatti loro compito organizzare autonomamente momenti aggreganti all'interno della vita parrocchiale, quali le processioni, i riti in preparazione della Pasqua e altri ancora. L'oratorio fu edificato verso la fine del Cinquecento e nel 1657 contava già 140 adepti, uomini e donne, che si abbigliavano con un saio di tela bianca e si incappucciavano. All'interno della costruzione, ad aula unica rettangolare, è in bella mostra la grande pala, dipinta a olio, di Giovan Battista Crespi detto il Cerano, raffigurante l'Incoronazione della Vergine fra Sant'Agostino e San Bonaventura, superbamente incorniciata da una coeva ancona lignea dorata.

Confraternita del Gonfalone oratory
The oratory dedicated to Santa Maria del Gonfalone, once the headquarters of the Confraternity, stando near the parish church and the church of St Francio. At Trecate as in other localities of the area, Confraternities were considerably influent over a long period spanning from the 15th to the 18th century. Their role was important for both religious and social aspects, as they had the task of organizing ceremonies involving the population, such as processions, Easter rites and other celebrations. The oratory was erected in the late 16th century, and in 1657 the Confraternity summed up to 140 members, men and women, who used to wear a white robe and a cap. The interior of the church, a single rectangular nave, features an impressive altarpiece with an oil painting by the Cerano. The canvas represents the Coronation of the Virgin between the St Augustine and St Bonaventura and is surrounded by a magnificent gilded frame from the same period.

Villa CicognaLa villa dalle linee sobrie è inserita in un vasto parco, voluto dal Marchese Clerici ad uso prevalente di caccia. Il progetto e la costruzione fu affidata all'architetto Croce nella seconda metà del 1700. è costituita da due ali unite al corpo di fabbrica centrale.

Villa CicognaThis sober villa and the vast surrounding park were conceived by the Marquis Clerici as a hunting ground. The architect Croce designed and constructed the house in the second half of the 18th century. The villa consists of a central building and two wings.